Moratoria debiti, Coldiretti: “Più vicina la concreta applicazione della norma”

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CAMPOBASSO – Si avvicina la concreta applicazione della moratoria dei debiti alle imprese agricole. Ad annunciarlo è Coldiretti tra il Presidente dell’Associazione bancaria italiana Antonio Patuelli e il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini per approfondire le tematiche connesse all’applicazione della norma prevista dal decreto-legge “Agricoltura”. Alla riunione, svoltasi nella sede dell’Abi, hanno preso parte anche: per l’Abi, il Direttore generale, Marco Elio Rottigni, e il Vicedirettore generale vicario, Gianfranco Torriero, e per Coldiretti, il Segretario generale, Vincenzo Gesmundo, il capo area “Azione sindacale e legislazione”, Fabrizio Di Marzio, e il capo dell’area tecnica, Alessandro Apolito.

Nel corso del colloquio è stata condivisa la rilevanza di misure economiche volte a sostenere il mondo agricolo, tra queste anche la possibilità di poter utilizzare la moratoria prevista dal decreto-legge “Agricoltura”. Per questo Abi e Coldiretti hanno concordato di rafforzare le azioni di comunicazione in comune per diffondere tempestivamente la conoscenza dello strumento della moratoria tra le banche e le aziende agricole, per approfondire lo studio sulle modalità di utilizzo, tenendo conto delle opportunità e dei vincoli previsti dall’attuale disciplina di vigilanza di matrice europea, e per facilitarne l’utilizzo. A tale scopo è stato deciso di costituire anche un apposito tavolo di lavoro.

Nell’incontro è stato altresì dato atto delle numerose comunicazioni che l’Abi ha fornito ai propri associati a partire dall’emanazione del decreto-legge “Agricoltura” e, a seguire, quando l’Ismea e il Fondo di garanzia PMI hanno fornito attraverso specifiche circolari indicazioni per l’attuazione della moratoria.

Ottenuta grazie alla costante e incisiva azione sindacale di Coldiretti, la moratoria consente di sospendere per 12 mesi il pagamento della parte capitale della rata dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite rilascio di cambiali agrarie, in scadenza nel 2024, stipulati con Istituti bancari, intermediari finanziari ed altri soggetti abilitati alla concessione di credito.

Possono accedere alla moratoria tutte le imprese agricole e della pesca che abbiano registrato nel 2023 rispetto al 2022: una riduzione pari almeno al 20% del volume d’affari oppure una riduzione della produzione pari almeno al 30% (ridotta al 20% nel caso di cooperative agricole). Per poter accedere alla misura è sufficiente presentare apposita autocertificazione che attesti la perdita di volume d’affari o di produzione presso la banca con cui è stato acceso il mutuo o il finanziamento. Naturalmente le imprese che intendano beneficiare dell’aiuto non devono presentare al 15 maggio 2024 esposizioni creditizie “deteriorate”, non devono cioè aver avuto segnalazioni in Centrale Rischi della Banca d’Italia.

“Oggi più che mai – ha affermato il Direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – le aziende agricole e zootecniche hanno bisognose di riacquisire liquidità per affrontare il difficile momento di crisi che sta interessando l’intero settore agricolo. Per questo – ha ricordato Ascolese – Coldiretti Molise, lo scorso 7 agosto, segnalò alla Commissione regionale ABI (Associazione Bancaria Italiana), che molti soci imprenditori agricoli riferivano che alcuni Istituti bancari, a fronte della richiesta di poter accedere al beneficio, rispondevano di non essere ancora a conoscenza della normativa in esame, mentre altri di essere in attesa di indicazioni operative dalle proprie sedi centrali, oppure che il beneficio non era fruibile se l’impresa avesse già goduto di analogo intervento durante la crisi ‘Covid19’”.

La Commissione regionale ABI del Molise il 9 settembre u.s. ha risposto puntualmente alla missiva di Coldiretti Molise specificando che: “le banche non erano in grado di perfezionare le operazioni di moratoria in tutti i casi nei quali il finanziamento di cui veniva chiesta la sospensione era assistito dalla copertura di ISMEA e dal Fondo di garanzia per le PMI, e tali organismi non avevano ancora emanato le relative disposizioni attuative in base alle quali le banche potevano chiedere il prolungamento della copertura pubblica, secondo quanto previsto dalla legge.

“Un impedimento – osservano in conclusione da Coldiretti Molise – che appare ora superato grazie alla indicazioni tecniche necessarie fornite ufficialmente agli istituti di credito per avviare le pratiche di concessione della moratoria alle aziende aventi diritto”.