Morto l’imprenditore Vincenzo Ferro, aveva 87 anni

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la molisana famiglia ferroCAMPOBASSO – Il nome della famiglia Ferro da sempre risuona in Molise come quello della famiglia che ha fatto la storia del tessuto imprenditoriale regionale, e non solo. Dal mulino, prima attività di successo, quasi un’istituzione nel piccolo territorio, al rilancio del pastificio La Molisana, oggi tra i principali marchi dell’industria pastaia italiana. Dietro e all’origine di tutti i più importanti passaggi della crescita del gruppo, lui, Vincenzo, il capostipite della famiglia Ferro, morto la notte scorsa a Campobasso, la sua città. Aveva 87 anni.

Forte dell’esperienza del Mulino Ferro avviata dalla sua famiglia nel 1911, Vincenzo intuisce per primo la possibilità di allargare il campo d’azione sempre nel mondo della trasformazione e della lavorazione di farine e cereali. Il grande passo nel primo decennio del Duemila: il noto pastificio campobassano, che fino a pochi anni prima riempiva gli scaffali dei principali supermercati italiani, cade in pesantissime difficoltà. A un passo dal tracollo, nel 2011 l’azienda diventa di proprietà dalla famiglia Ferro, con a capo Vincenzo, che decide di lanciarsi nella sfida delle sfide e compra l’azienda.

Parte così un’operazione di rilancio che non si ferma più e in pochi anni il marchio torna a essere protagonista con numeri da record e l’azienda che oggi è in ottima salute, portata avanti da quattro cugini (due figli e due nipoti di Vincenzo Ferro). “Noi abbiamo lavorato – raccontava l’imprenditore appena scomparso – per costruire credibilità e solide competenze sulla materia prima. Ho vivo il ricordo di mio padre mentre sceglie le partite migliori di grano tenendone una manciata in mano e portandola al naso. Da lui ho imparato che della qualità ci si innamora”. Non appena la notizia della sua morte si è diffusa sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio da parte delle istituzioni e non solo.

Era un uomo d’affari, appassionato anche di cultura e di arte; lui stesso organizzava incontri letterari all’interno del pastificio di Campobasso. “La pasta si mangia soltanto, mentre i libri servono per pensare e per studiare”, disse qualche mese fa in occasione di una delle ultime iniziative promosse, ospitando lo scrittore molisano Pier Paolo Giannubilo. Proprio quest’ultimo oggi ne traccia un ricordo: “Ci ha lasciato un grande atipico molisano. In una terra da sempre male amministrata, che da sempre si piange addosso e langue nell’inoperosità del clientelismo, Vincenzo Ferro ha indicato una diversa via maestra, fatta di carattere, sacrificio e visione”. I funerali si terranno domattina, martedì 14 novembre, nella chiesa di Sant’Antonio di Padova a Campobasso.