Teatro

“Mostri Quando non c’è più l’amore” in scena a Campobasso

Giovedì 14 novembre a Palazzo Gil Giovanni Mancinone dialoga con Mirko Addesa, Bibiana Chierchia e Filomena Fusco

CAMPOBASSO – Torna Tintilia Noir, la rassegna letteraria dedicata al Giallo e al Noir, ideata e diretta da Mirko Addesa e promossa da Fondazione Molise Cultura. Ospite finale della kermesse, in programma giovedì 14 novembre alle ore 18 negli spazi del Palazzo Gil a Campobasso (ingresso Via Gorizia), sarà il giornalista e scrittore Giovanni Mancinone che dialogherà, insieme a Mirko Addesa, con l’assessore alle politiche sociali del Comune di Campobasso Bibiana Chierchia e con l’avvocato Filomena Fusco, che si occupa della tutela di donne e minori vittime di maltrattamenti e abusi, nonché referente legale di centri antiviolenza e centri per la tutela dei minori.

L’autore molisano ha pubblicato “Molise criminale” (Rubbettino) che ha ottenuto numerosi riconoscimenti e tra questi il Premio Piersanti Mattarella (Sezione inchiesta), il Premio Città di Polesella (giuria presieduta da Massimo Carlotto) e il Premio OMCOM (Fondazione Caponnetto). Prima di entrare in Rai, dove ha ricoperto il ruolo di vice caporedattore nella redazione della Tgr del Molise, firmando centinaia di servizi per il Tg1, il Tg2, il Tg3, Rainews24, Gr1 e Gr2, ha scritto per «l’Unità», «Paese Sera», «Rassegna Sindacale» e «Il Tempo». Nella sua carriera professionale si è occupato di numerosi fatti di cronaca con una attenzione particolare alle tematiche sociali e ambientali. La sua ultima pubblicazione per Rubbettino è “Mostri”, edito nel 2023.

Dieci capitoli, undici vittime. Le cronache raccontate in questo libro hanno in comune territori dove apparentemente il vivere è quieto e tutto è vicino. E vicini, troppo vicini sono gli assassini: tutti maschi. In comune tra le storie raccolte, indagate e raccontate da Giovanni Mancinone, c’è anche un altro elemento. Si poteva evitare. Bastava dire, non nascondere, non aspettare. In alcuni casi, ci sono colpe pubbliche. In tutti, segreti privati, nascosti per la paura di rompere la patina del quieto vivere. I pezzi di cronaca ignorano le differenze tra sud e nord, campagne e metropoli, poveri e ricchi, e compongono una unica storia, quella di un Paese nel quale le donne sono infinitamente più forti rispetto a soli pochi decenni fa, ma troppo spesso pagano la loro forza, la loro indipendenza, il loro “no”, con la vita.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. 

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