L’attività commercializzava a Barcellona e in Catalogna un prodotto ‘italian sounding’, vendendolo come “mozzarella 100% latte di bufala” ma che in realtà era realizzata con percentuali di latte vaccino comprese tra il 9,35% e il 22,10%. Finisce dunque con un successo per l’Italia l’azione intrapresa dall’Ispettorato Centrale Qualità e Repressione Frodi del Ministero delle Politiche agricole (Icqrf).
Tutto era partito da una segnalazione fatta dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop nell’ottobre 2018 sull’irregolarità della mozzarella spagnola, che in maniera fraudolenta erodeva così quote di mercato alla bufala campana. La svolta era arrivata da nuovi esami, effettuati dal laboratorio spagnolo Merieux Nutrisciences – Silliker Iberica: nell’occasione si era testata ancora una volta la presenza di latte vaccino in ulteriori campioni di prodotto iberico sottoposti a controlli.
Ricordiamo che alcuni anni fa è passato all’unanimità, nel consiglio regionale molisano, l’ordine del giorno presentato dall’allora presidente del consiglio Vincenzo Cotugno a tutela delle tradizioni e della genuinità della “Mozzarella di Bufala campana Dop”, la cui area di produzione comprende le regioni Campania, Lazio, Puglia e – appunto – Molise. Un motivo in più per essere orgogliosi di questa meraviglia gastronomica, ma anche per difenderla.
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