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Musica in Città, a Campobasso arrivano i Yaràkä

CAMPOBASSO – Venerdì 2 agosto alle 20.30, nell’ex distretto militare, prenderà il via la seconda parte della rassegna Musica in Città, organizzata dall’Associazione Amici della Musica Walter De Angelis con il contributo del Comune di Campobasso, con i Yaràkä, un trio composto da Gianni Sciambarruto a berimbao, chitarra, sax, doromb e voce, Virginia Pavone voce, flauto armonico e tamburo sciamanico e Simone Carrino tamburello, riq, daf, kanjira, troccola e voce.

“Durante la serata il gruppo presenterà l’ultimo album La Curannera – spiega la direttrice artistica Antonella De Angelis – . Il significato del nome è attribuibile ad una figura popolare che nelle pratiche rituali utilizzava elementi della natura per lenire i mali del corpo e della mente. Questa figura è una musa ispiratrice degli Yarákä: il ponte tra sacro e profano, e tra culture apparentemente lontane. Otto brani tra composizioni originali e alcuni brani della tradizione ri-arrangiati. Il viaggio musicale degli Yarákä si snoda in tutto il Sud Italia partendo dalla città vecchia di Taranto che fa da cornice per raccontare la genesi dell’ensemble e il lavoro di ricerca svolto con l’intento di riscoprire ed esaltare le tradizioni del passato. Il percorso che parte dalla propria Terra e che utilizza l’invocazione come fenomeno antropologico, ha infatti affascinato il trio portandoli a scavare nei primordi per trovare il punto di giunzione tra le culture e le etnie primordiali”. L’ingresso è gratuito.

Yaràkä è un progetto nato nel 2015, attento ad esaltare la componente multietnica, in particolare quella comune matrice ritmica proveniente dall’Africa, che funge da catalizzatore e permette di sperimentare contaminazioni audaci con le sonorità Mediterranee e del Sud Italia. L’ensemble è formato da tre musicisti tarantini che ricercano per esprimere una identità personale, per riscoprire le tradizioni con un’apertura verso la modernità e la contaminazione tra culture. L’obiettivo della ricerca degli Yarákä è infatti quello di sublimare in musica il concetto di ritualità che caratterizza le pratiche legate alle tradizioni popolari, esplorando l’ancestrale rapporto uomo-natura.

Yarákä è una parola composta dai 4 elementi – acqua, aria, fuoco e terra – in lingua tupi-guaraní, una tra le più importanti tribù amazzoniche che rappresenta per la band un esempio perfetto di coesistenza tra uomo e natura. L’ensemble si sono esibito in molte venue e festival, tra questi: Ethnos Festival (Napoli, finalisti del premio Generazioni), Premio Parodi (Cagliari, finalisti e menzione degli artisti in gara), Museo di Bologna per il festival (S)nodi, Raizes World Music Festival (Catania), Bari in Jazz, Premio Alberto Cesa, Taranto Jazz Festival in apertura al concerto di Enzo Avitabile, Artisti in Piazza (Pennabilli), Teatro Madre Festival (Ostuni), Festival Pensieri Correnti (Locorotondo) in apertura al concerto del Canzoniere Grecanico Salentino) etc.

Nel 2018 pubblicano l’album d’esordio Invocaçao. Nel 2019 sono protagonisti di una mini tournée in Austria e Germania. Nel 2022 pubblicano il documentario Nastya dal greco anastasis (rinascita), prodotto da Zero Nove Nove con il sostegno di Puglia Sounds Producers: i suoni popolari del Sud del mondo incontrano la riscoperta del dialetto tarantino, un connubio che si fa cifra stilistica di questo percorso. L’esecuzione in anteprima di alcuni brani dal vivo si alterna al racconto del nuovo repertorio. Questo racconto avviene nelle vie della Città vecchia di Taranto, il cuore pulsante della tarantinità: dalla Chiesa di San Domenico alla Chiesa di Sant’Andrea degli Armeni passando per l’ipogeo paleocristiano “Antro della sirena”.

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