Nel 2017 sono state effettuate nove giornate di conta in simultanea che hanno visto la partecipazione di Guardie del parco, tecnici del Servizio Scientifico, Carabinieri forestali, colleghi delle Riserve Naturali Regionali (Gole del Sagittario e del Monte Genzana e Alto Gizio) e volontari. Oltre all’individuazione del numero minimo di camosci presenti, il conteggio consente anche di verificare la sopravvivenza dei nati nell’anno precedente.
Infatti, se si confrontano il numero degli yearling del 2017 con il numero dei capretti nati nel 2016, è possibile misurare il tasso di sopravvivenza al primo anno: il 55% dei capretti nati nel 2016 sono sopravvissuti al 2017. Il valore ottenuto rientra nei valori medi della sopravvivenza al primo anno per gli ungulati selvatici.
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