La relazione di aiuto è fondamentale per qualsiasi comunità che abbia voglia di crescere e confrontarsi con il prossimo. Sembrano lontani i tempi in cui chiunque presentasse dei disturbi cognitivi, comportamentali o del linguaggio veniva considerato “diverso” e per questo emarginato o rinchiuso in strutture di contenimento.
In realtà l’emarginazione negli anni ha solamente cambiato forma, denominazione, luoghi, ma è rimasta sempre frutto della disinformazione. Ciò che l’uomo non comprende diventa motivo di paura. La scelta della Dottoressa Varriale di mettere al primo posto la relazione di aiuto potrà essere di supporto alle tante famiglie di bambini e adolescenti “speciali”, che chiedono un posto nella società, che purtroppo li guarda ancora come dei diversi e non comprende quanto invece siano importanti e quanto di speciale possano trasmetterci del loro meraviglioso mondo interiore.
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