Una nuova truffa informatica anche in Molise: cosa sapere

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REGIONE – Dopo l’Emilia Romagna, Marche e Sicilia, un caso del nuovo tranello informatico da parte di sconosciuti che chiamano spacciandosi per appartenenti all’Arma o per dirigenti di Istituti di credito, non esenta il Molise.

Il telefonino squilla. “Pronto? Signor… siamo la banca….. Lei è stato vittima di un prelievo forzoso che le ha prosciugato il conto. A causa di una somiglianza fisica con la sua persona e documenti falsi di un avventore, siamo incappati in un madornale errore. Sarà contattato a breve dalla Caserma dei Carabinieri di Isernia”.

Dopo non molto il telefono squilla di nuovo. “Pronto? Siamo i carabinieri ……..”. Ma non è vero.

Ha tutti i contorni di un tentativo di truffa telefonica quella che è capitata ad un signore di Isernia in procinto di testimoniare presso il tribunale di Campobasso per una vecchia faccenda di cui egli è testimone a causa del suo vecchio lavoro.

«Poco prima delle 12 del 27 gennaio 2025, ho ricevuto la telefonata da quello che è il numero del centralino della mia Banca e poi da quello dei Carabinieri di Isernia. Le telefonate sono state anticipate da un messaggio proveniente dal numero di cellulare. Il tenore della stessa mi avvertiva di sospetti prelievi che nel caso non riconosciuti nell’operazione necessitavano il disconoscimento chiamando al numero da cui partito il messaggio – racconta il malcapitato – Nel rispondere alla prima chiamata, una voce maschile si è presentata come un funzionario di Banca che dopo avermi chiesto il nome e cognome, chiedeva di ripetere le generalità. L’uomo dall’altro capo del telefono, senza giri di parole, mi passava un fantomatico direttore, che mi informava di quanto prima esposto. Subito dopo mi è arrivata la seconda telefonata che evidenziava il numero del centralino della Caserma di Isernia.

Con essa, il finto carabiniere, mi esortava a andare urgentemente in caserma e chiedere di uno specifico graduato, che per altro conosco, facendone nome e cognome. Ulteriormente indispettito, vista la situazione in cui ero, di specie, la presenza presso il tribunale di Campobasso, sono stato invaso dal panico scaturitomi dall’ulteriore situazione alquanto imbarazzante e preoccupante. Conciliata l’urgenza di capir cosa stava accadendo, ho rimostrato alla Giudice tramite il Cancelliere la situazione. Con garbo e grande attenzione al mio stato d’animo la Giudice mi ha immediatamente liberato dall’incombente della testimonianza. Subito ho contattato sia la Banca che la stazione Carabinieri di Isernia che non confermavano di certo le loro chiamate e mi consigliavano di recarmi per sporgere querela”.

Spesso le cronache hanno raccontato di truffe messe a segno riuscendo ad utilizzare dei “sì” degli ignari utenti per fare dei copia-incolla riuscendo ad imbastire il consenso per attivare un contratto effettuato telefonicamente, ma riuscire a clonare il numero di banche e carabinieri è davvero difficile da credere, anche perché i numeri che poi chiamati per accertarsi dei fatti descritti, sono risultati effettivamente i numeri del centralino dei carabinieri e della Banca di Isernia.

I CONSIGLI

Questo episodio appare come un tentativo di truffa, come si diceva, già messo in atto anche altrove, e che adesso si sta espandendo su tutto il territorio nazionale, e il Molise non è rimasto indenne. Il consiglio è quello, in caso di dubbi, di telefonare immediatamente al 112 utilizzando però un altro dispositivo telefonico poiché la trappola tecnologica orchestrata dai malfattori potrebbe tenere aperta la linea telefonica anche se l’utente che ha ricevuto la chiamata è certo che chi era dall’altra parte del telefono abbia riagganciato, ma poi quando si compone un qualsiasi numero di telefono la telefonata potrebbe venire captata nuovamente dai malfattori e carpire sia le intenzioni dell’utente, sia altre notizie che garantirebbero ai malfattori, ulteriore impunità.

Sarà anche questo merito della innovazione tecnologica dettata dall’intelligenza artificiale? Non è escluso come non si può escludere che molti ignari cittadini vengano a piangere lacrime dettate dal crimine. Si faccia attenzione e non si consideri la tecnologia la manna dell’efficienza positiva. A volte correre felici in prati verdi corroborati da scatti memorabili da salvare in un tablet o in uno smartphone, possono trarre in inganno le gambe e farle traballare sino alla caduta dirompente.