Una giornata di studio e approfondimento grazie ad illustri ricercatori del Crea, l’ente di ricerca del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, e delle università di Teramo, Perugia, Molise e Gabriele d’Annunzio (Chieti-Pescara) e con la partecipazione del vicepresidente della Giunta regionale e Assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente.
La sfida è quella di creare le condizioni per la diffusione sul territorio di modelli aziendali di successo, sfruttando le opportunità della presenza di abbondanti superfici olivicole e di un patrimonio di varietà tradizionali ad alto valore commerciale. L’olivicoltura delle colline appenniniche sconta, infatti, una forte frammentazione fondiaria e una rilevante assenza di irrigazione ma anche un elevato valore paesaggistico e ambientale nonché varietà autoctone che, con le giuste scelte, possono far sì di aumentare l’attuale bassa produttività affinché si scongiuri il rischio abbandono.
Segnali incoraggianti vengono dalla riforma della Politica Agricola Comune, con gli eco-schemi e l’architettura verde, dalla strategia ‘Farm to Fork’ con la spinta verso sistemi produttivi sostenibili e il PNRR con misure di sostegno specifiche come quella per il rinnovamento dei frantoi oleari. Uno scenario su cui innescare un percorso virtuoso per una nuova e moderna imprenditorialità olivicolo-olearia che sappia cogliere le dinamiche di mercato, tra interesse per la qualità e la distintività delle produzioni, per garantire una maggiore redditività nella filiera e un futuro roseo per il comparto.
“Fragilità e Resilienza dei Sistemi Olivicoli Tradizionali dell’Appennino”
Venerdì 9 giugno – ore 9-13
Casoli (Chieti) – Sala Polivalente
Ufficio Stampa: 342.8632827
Per informazioni e iscrizioni: lucelab2017@gmail.com
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