“La montagna ha bisogno di investimenti sui servizi che determinano i diritti di cittadinanza, quelli scritti sulla Carta Costituzionale: la salute, l’istruzione e la mobilità dei cittadini”, aggiunge. “Non è più tempo, infatti, di interventi occasionali e di circostanza, ma di una attenzione vera, prima che sia troppo tardi, per ridare dignità e speranza alle popolazioni che la abitano e la custodiscono. Le nuove sfide che abbiamo davanti, come quelle legate, oggi, ai cambiamenti climatici e allo spopolamento ci dicono di fare presto”.
Per questo, incalza Paglione, “la transizione ecologica ed energetica diventano centrali per la sopravvivenza e il progresso di buona parte del nostro Paese. Proviamo dunque a individuare strumenti e strategie per combattere lo spopolamento e a lavorare a un vero e proprio programma di reinsediamento umano dei nostri luoghi. Superiamo l’idea della montagna vista come il luogo degli ultimi e proviamo, invece, a presentare le nostre montagne come luoghi vivi, fatti di comunità operose dove è possibile abitare e fare impresa. Venerdì prossimo, 15 dicembre, ne parleremo a Capracotta, durante il “Forum delle Terre Alte” con un parterre qualificato di studiosi e di rappresentanti istituzionali”.
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