“Le idee ci sono, i punti deboli si conoscono: sappiamo che in assenza di politiche fiscali ed incentivanti e senza una vera e duratura rete di convenienze, a cominciare dall’accessibilità ai servizi fondamentali – prima di tutto una sanità di prossimità – purtroppo, sarà sempre più difficile che la gente possa scegliere consapevolmente di restare oppure tornare a vivere in montagna. Per combattere lo spopolamento e favorire il ritorno, per esempio, si potrebbe pensare anche a una tassazione agevolata per i pensionati che decidono di stabilirsi nei nostri paesi. Così come è giusto ricordarsi di quei pochi che restano ad assicurare la cura e la manutenzione dei nostri luoghi che poi consente a tanti di beneficiarne nei periodi di vacanza e ogni volta che si ha necessità di fuggire dalle città per rigenerarsi, magari anche solo nei weekend”.
Per Paglione “riconoscere questa funzione a chi “custodisce” questi luoghi tutto l’anno sarebbe un bel segnale di solidarietà a favore di tutta la montagna. E poi mi si permetta un appunto finale: quando veniamo a godere di quella “montagna di cose belle” che offrono i nostri luoghi e le nostre comunità non guardiamo a ciò che – inevitabilmente – manca, piuttosto facciamo lo sforzo di apprezzare tutto quello che ancora c’è, a cominciare dall’aria salubre che respiriamo, all’acqua, all’ambiente ancora così ben conservato e godibile, a tutti i prodotti del nostro territorio e a chi si prodiga per produrli”, conclude il sindaco di Capracotta.
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