“Occorrono – aggiunge – servizi sanitari più vicini ai cittadini avendo attenzione a tutti i territori, anche e soprattutto quelli delle aree interne e montane, con case della comunità accessibili a tutti e sempre aperte. Serviranno, per questo, infermieri di comunità per cure e assistenza domiciliare, farmacie di comunità e più servizi sanitari e sociali a casa delle persone. Una sanità, quindi, finalmente senza tempi di attesa lunghi e che consenta a tutti di avere servizi sanitari adeguati e in tempi certi. Questi due anni di pandemia ci hanno insegnato in maniera chiara che si deve potenziare la prevenzione e la vigilanza epidemiologica, a partire dalla casa che deve essere il principale luogo di cura”.
Poi Paglione conclude: “Ora più che mai serve rimettere al centro la salute prima della malattia. Solo così saremo in grado di riaprire la partita del diritto alla salute e della sua piena e duratura esigibilità. Dunque buone notizie per il Molise altissimo ma anche per quelle aree del vicino Abruzzo che da sempre hanno avuto l’ospedale di Agnone come riferimento di base per l’accesso alle cure”.
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