Paglione ricorda Osman Carugno: “L’Olocausto non va omesso, mai”

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CAPRACOTTA – “La memoria è importante. Coltivarla è un dovere. Soprattutto se la memoria rimanda ad un passato tragico che non deve essere dimenticato. Perché come disse Primo Levi se è accaduto può riaccadere. Quindi l’Olocausto non va omesso, mai. Non a caso noi nello scorso mese di maggio abbiamo voluto ricordare un capracottese che si è distinto per i suoi atti eroici in favore degli ebrei. Osman Carugno, maresciallo dei carabinieri, è stato riconosciuto Giusto tra le Nazioni – unico molisano – dallo Yad Vashem (l’ente nazionale israeliano per la memoria della Shoah) il 14 aprile del 1985, per aver aiutato un gruppo di profughi ebrei tra il 1943 e il 1944”.

Così il sindaco di Capracotta, Candido Paglione, che aggiunge: “Nato nel 1903 a Capracotta, dove il padre aveva assunto l’incarico di Segretario generale del Comune, Osman Carugno si arruolò poi nell’Arma dei Carabinieri, diventando Maresciallo comandante di stazione, prima nelle Marche e poi in Romagna. E proprio in terra romagnola, a Bellaria, dove comandava la locale stazione dell’Arma, dopo l’8 settembre ’43, si rese protagonista di un gesto umanitario, e in effetti eroico, visti i tempi, salvando – insieme all’albergatore Ezio Giorgetti, anche lui riconosciuto tra i Giusti – un gruppo di trentotto profughi ebrei di origine slava, provenienti dal campo di Asolo, in provincia di Treviso”.

Poi il sindaco conclude: “Con la piazzetta e il “giardino dei giusti” a lui dedicati, abbiamo voluto rendere tangibile un doveroso omaggio che ricordiamo in questo giorno particolare perché soprattutto le giovani generazioni coltivino la memoria del passato”.