CAMPOBASSO – Continua a tenere banco il dibattito sul rapporto fra agricoltura e fonti di energia rinnovabile. A poche settimane dall’emanazione del DM 21 giugno 2024 sulla “Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili” (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 1 luglio 2024), Coldiretti Molise torna sull’argomento per sottolineare l’utilità del testo che, di fatto, interviene a tutela delle produzioni agricole e dell’intero settore primario, salvaguardando anche il turismo e la tutela dell’ambiente.
Coldiretti non si è mai opposta alle agroenergie. Riprova ne è il fatto che le risorse del bando per installare i pannelli fotovoltaici sui tetti, pari a 1,5 miliardi, si sono velocemente esaurite e, grazie al pressing di Coldiretti, il budget è stato implementato con altri 850 milioni. Ciò dimostra come le imprese agricole siano orientate a dare un importante contributo alla sostenibilità cogliendo tutte le opportunità loro offerte.
“Produzioni agricole ed energetiche possono coesistere in maniera sinergica – afferma il Presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa – sortendo il duplice effetto di produrre cibo di qualità nel rispetto dell’ambiente. Per questo – spiega il Direttore regionale, Aniello Ascolese – Coldiretti suggerisce da tempo l’istallazione di pannelli sui tetti delle strutture agricole, come anche l’utilizzo dell’agrivoltaico, che consente di praticare l’agricoltura, l’allevamento e nel contempo produrre energia”. A ciò va aggiunto, poi, il fotovoltaico “galleggiante”; una tecnica che consente l’installazione di pannelli sugli specchi d’acqua, indispensabili questi ultimi ad assicurare risorse idriche alle imprese, specie in un periodo sempre più caratterizzato da prolungati periodi di siccità, producendo nel contempo energia.
Di contro Coldiretti Molise teme l’impatto che il proliferare incontrollato di impianti, uniti a opere infrastrutturali per il trasporto dell’energia, possono avere sulle produzioni agricole ed il paesaggio, specie in una regione come la nostra che secondo i dati Eurispes, produce molta più energia di quella che consuma. Inoltre, “l’aumento delle richieste di autorizzazione per realizzare nuovi impianti – ricorda il Direttore Ascolese – sta causando anche una distorsione dei prezzi dei terreni, mettendo ulteriormente in difficoltà le aziende del settore”.
Negli ultimi anni Coldiretti Molise ha incessantemente denunciato l’assalto alle campagne molisane da parte di fondi speculativi e multinazionali che hanno già pronti, tra approvati e da approvare, centinaia di progetti di nuovi parchi energetici dal Basso Molise alla Piana di Venafro, dalla zona del Fortore alle aeree interne della regione.
Per questo, come emerso anche nel corso del convegno “Agricoltura e fotovoltaico – Per Una giusta transizione ecologica”, promosso da Univerde e Coldiretti, “La sfida adesso – afferma il Presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa – deve essere quella di produrre di più, recuperando anche le aree interne e montane perché – conclude il Presidente – i terreni coltivati fanno parte di quei paesaggi che costituiscono un elemento di attrazione anche per il turismo che, con l’enogastronomia, rappresenta uno dei volani di sviluppo su cui il Molise sta puntando per il suo rilancio economico”.
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