Sembra che su uno stesso terreno ci siano più istanze da parte di ditte diverse. “La comunità montoriese – fa sapere il consiglio comunale di Montorio – ha già fornito il proprio contributo in materia di fonti rinnovabili visto che in paese è stato già realizzato un precedente parco eolico. La zona è già satura ed è necessario fare opposizione”. Dello stesso avviso gli amministratori di Ururi, San Martino in Pensilis e Larino che, a loro volta, hanno presentato osservazioni contrarie.
“Se non si predispone un Piano regionale adeguato per le rinnovabili, il Molise – dicono i primi cittadini – diventerà terra di nessuno. Ci sono tanti progetti, alcuni nelle stesse zone, e non è possibile trasformare la regione in una distesa di pali eolici”. Nelle osservazioni prodotte da Montorio nei Frentani si denuncia come “sia stato ampiamente raggiunto l’obiettivo di produzione di energie rinnovabili. Il Molise ha già raggiunto l’obiettivo europeo 2030: 30% di energia prodotta da fonti rinnovabili, nel 2018 abbiamo raggiunto il 39%. Siamo a favore delle fonti energetiche alternative che non deturpino l’ambiente ed il paesaggio e che non siano di ostacolo ad uno sviluppo orientato alla valorizzazione delle biodiversità del territorio”.
L’impianto eolico in questione verrebbe ad insistere in una zona classificata come ad “alto valore agricolo” ed interessa una superficie complessiva di circa 3.000 ettari di terreno coltivato intensivamente tra uliveti, vigneti, frutteti ed estensivamente a grano, orzo, farro, granturco ed altro. E’ presente anche un allevamento con 100 capi di bovini.
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