ROMA – “La partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese è un caposaldo a garanzia dei lavoratori che la Costituzione sancisce nell’articolo 46. Si tratta di un diritto rimasto ancora inattuato che il Sindacato UGL, fin dalla sua fondazione, chiede di rendere effettivo. Occorre, in tal senso, portare avanti una battaglia culturale per superare l’ideologia della lotta di classe e puntare sulla collaborazione tra capitale e lavoro. È necessario rivedere l’attuale paradigma delle relazioni industriali attraverso un nuovo Patto sociale basato sul rafforzamento dei contratti di secondo livello aziendale al fine di promuovere un maggiore coinvolgimento dei lavoratori. Auspichiamo, pertanto, la convocazione di un tavolo tra Governo, sindacati e parti datoriali per discutere di una riforma che rappresenta un avanzamento significativo nelle tutele dei lavoratori e una conquista sociale che contribuirà al processo di maturazione democratica del nostro Paese”.
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in occasione dell’evento “Partecipazione. I lavoratori nella gestione delle imprese”, al quale hanno preso parte Anna Finocchiaro, Presidente di italiadecice, Giulio Romani, Segretario Confederale CISL, Francesco Carlesi, Presidente Istituto Stato e Partecipazione, Mimmo Carrieri, Professore in Sociologia economica e del lavoro presso l’Università La Sapienza di Roma, Pietro Ichino, Professore di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Milano, Luciano Pero, Professore presso la School of Management del Politecnico di Milano e Sabino Cassese, Giudice emerito della Corte Costituzionale.
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