Il “Viaggi delle radici” sono vacanze particolari: riguardano persone che raggiungono il loro paese d’origine per conoscere il territorio di appartenenza dei loro antenati, la cultura e tradizioni e di stringere una connessione con il luogo per sentirsi a casa propria. Il Passaporto delle Radici, quindi, è una sorta carta di servizi, una “loyalty card” digitale che permetterà di ottenere sconti, agevolazioni e servizi erogati da aziende, strutture ed enti che aderiranno ed è utile ad incentivare i discendenti di italiani alla fruizione di servizi turistici sul territorio e a facilitare la sua scelta durante i viaggi delle radici.
Le iniziative del progetto hanno il principale obiettivo di valorizzare i piccoli borghi e le zone rurali d’Italia attraverso azioni ispirate all’ecosostenibilità, alla digitalizzazione e al sostegno all’occupazione giovanile. Tra i fini anche la creazione di una rete di operatori turistici specializzati e itinerari ad hoc a cui poter abbinare anche esperienze personalizzate. Il Passaporto delle Radici potrà essere utilizzato nella ricettività turistica, la ristorazione, l’enogastronomia, il Commercio, i trasporti, l’artigianato e i servizi culturali.
Tutte le informazioni sul progetto saranno veicolate attraverso una piattaforma digitale collegata al portale “Italia.it” che garantirà una visibilità internazionale ai partner aderenti. “Il Turismo delle radici rappresenta una opportunità da cogliere per il Molise ed il passaporto permetterà a chi aderirà di avere una visibilità non solo italiana ma anche internazionale”, è il commento della coordinatrice ministeriale per il Molise, Costanza Travaglini, che ha voluto coinvolgere l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo nell’iniziativa.
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