Infatti, il paziente, rientrato nei giorni precedenti in Molise da fuori regione, aveva comunicato all’azienda sanitaria che avrebbe rispettato l’isolamento domiciliare presso l’abitazione dei propri genitori a Roccavivara e così è regolarmente avvenuto.
In seguito, dopo l’esito del tampone, quando da parte dell’ASREM gli è stata data notizia della propria positività, ha comunicato all’azienda sanitaria come domicilio per la quarantena la sua residenza di Campobasso, pur restando, invece, domiciliato a Roccavivara presso l’abitazione dei propri genitori. Chiarito ciò, va sottolineato che se non si fosse trattato di un errore veniale, compiuto da parte dello stesso paziente in fase di comunicazione, si configurerebbero tutte le possibilità per un procedimento penale a suo carico”. Lo riferisce il Comune di Campobasso in una nota.
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