L’attività investigativa, avviata il 2 maggio scorso, aveva consentito di acquisire indizi gravi, precisi e concordanti a carico del giovane, identificandolo quale autore materiale del reato per cui si procede, perpetrato dallo stesso nelle prime ore del 1° maggio all’interno della Chiesa “Sacro Cuore” di Petacciato.
Le indagini però, sebbene tempestive e puntuali, non hanno ad oggi permesso di rinvenire la refurtiva – ad oggi ancora da ricercare – consistente in una pisside, un calice placcato in oro giallo, un coperchio per fonte battesimale in rame e diversi contenitori in argento, trafugati all’interno della Chiesa e dell’annessa sagrestia.
L’operato dei militari della Stazione Carabinieri di Petacciato dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, quanto sia necessaria la presenza costante ed oculata dell’Arma dei Carabinieri sul territorio, nonché l’importanza che le indagini – specie in riferimento ai reati predatori – siano tempestive e puntuali, fornendo un’adeguata risposta alle vittime di reati, specie quelli di maggior allarme sociale tra cui d’altronde rientra a pieno titolo quello in trattazione, al fine di aumentare non solo la sicurezza reale sul territorio ma anche la percezione della stessa da parte dei cittadini.
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