FASANO – Lo scettro dello slalom “Trofeo Selva di Fasano” resta saldamente nelle mani di Domenico Palumbo che oggi, a bordo della “fida” Radical SR4 Suzuki, ha conquistato la quarta vittoria consecutiva della corsa pugliese, unico pilota a scendere sotto i due minuti, con il tempo di 1’58.66 siglato in gara due.
“Se si esclude il tempo meteo iniziale che sembrava non essere dalla nostra parte – ha dichiarato il 26enne pilota di Lucera portacolori della Scuderia Vesuvio- la competizione è andata davvero bene, abbiamo trovato l’assetto giusto nel secondo passaggio e sono riuscito a ripetere la prestazione dello scorso anno. Il tracciato è interessante, con le sue 14 birillate e con i suoi tratti guidati, ottimo il lavoro degli organizzatori, questa gara ha tutte le caratteristiche per entrare nel calendario tricolore”.
Sulla Provinciale “Varnesina-Selva di Fasano”, la giornata, valida come ultima tappa per le validità di Trofeo Centrosud ACI Sport (prima della finale di Altomonte), Coppa 4^ zona, Trofeo nazionale Bicilindriche nonché per il 3° Memorial “Giacomo Sabatelli” e per il 21° Challenge Interregionale CPB (Campania, Puglia, Basilicata), è stata condizionata in principio dalla pioggia, che ha penalizzato i prototipi e ha portato i piloti ad una serie di errori e di penalità.
La prima manche è stata appannaggio del lucano Giuseppe Pasqua su Renault R5 Gt Turbo. Poi la situazione si è evoluta con il miglioramento delle condizioni meteo, che hanno riportato in auge le vetture con i primi numeri di gara. Brillante l’exploit del campobassano Donato Catano, della scuderia Venanzio, al volante della sua A112 Elegant Suzuki silhouette balzato sul secondo gradino del podio, con il miglior cronometro fissato a 2’12.44 nella terza manche. E ancora una volta, il dauno Giuseppe Palumbo ha accompagnato il figlio sulla pedana dei vincitori, terzo assoluto su Chiavenuto Suzuki.
E’ piazza d’onore per il locale della Fasano Corse Antonio Colucci su Formula Arcobaleno. Hanno fatto incetta di risultati gli spettacolari kart cross, in quattro nella top ten con il quinto posto del “salitaro” di Fasano Arcangelo Crescenza, già dominatore della categoria nella passata edizione, il settimo piazzamento del potentino Giovanni Cutro (scuderia Power Racing), il nono del tarantino Vito Ciracì (Max Racing), ed il decimo del salentino Antonio Sergi (Casarano Rally Team).
La classifica dei primi dieci si completa con il sesto posto di Pasqua, mattatore tra le E1 Italia, e con l’ottavo del potentino Maurizio Pepe su Fiat X1/9 Suzuki. Grande attenzione era concentrata sulle venti bicilindriche in gara, di cui l’evento organizzato da Fasano Corse in collaborazione con Basilicata Motorsport ha dallo scorso anno la titolarità di Trofeo nazionale, e che ha assegnato il 3° Memorial “Giacomo Sabatelli”, premio istituito in onore del “maestro” e storico preparatore fasanese scomparso nel 2022, legato al territorio e molto amato nell’ambiente motoristico.
L’hanno spuntata i forti piloti locali con la vittoria di Donato Argentiero ed il podio completato da Oronzo Montanaro e Francesco Mascolo, mentre la targa del Memorial, per decisione della famiglia Sabatelli, è stata assegnata a Pasquale Guarini. Come sempre numeroso, il gruppo N è stato dominato dal lucano Niki Icuchi, già nel 2023 mattatore di questa prova al volante della sua Peugeot 106 1.6, che si conferma leader del 21° Campionato Interregionale CPB (Campania, Puglia, Basilicata). Nello Speciale Slalom il primato è di Francesco Perillo.
In Racing Start, la categoria più popolosa di questa due giorni, la supremazia è di Natale Ruggiero su Peugeot 106 1.6, accompagnato sul podio da Walter Laterrenia su vettura gemella, e da Silvestro De Mola su Citroen Saxo Vts 1.6. La Start Plus è di Stefano Caivano su Peugeot 106 1.6. E’ stato un debutto positivo sulla Selva per Milena Palumbo, sorella del vincitore e anche “regina” di Fasano che, sull’azzurra Viali Suzuki 1150 conferma il brillante percorso all’esordio stagionale negli slalom e conquista la finale nazionale di Altomonte. Prova tra i birilli superata per il settantanovenne leccese Aldo Garrisi sulla Radical SR4 dei fratelli D’Amico. Tra le storiche il successo è di Beniamino Lomascolo con la sua Peugeot 205 Rally 1.3.
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