“Dalla letteratura al teatro, dall’attivismo sociale, alla testimonianza diretta di chi vive in territori di guerra, dalla musica alla voce di chi ha scelto tenacemente di farsi testimone di pace. Un’edizione densa ed articolata – dichiara la presidente della Fondazione Molise Cultura Antonella Presutti a margine della conferenza stampa di questa mattina – che ruoterà intorno alla dicotomia Guerra/Pace interrogandosi sulla deriva umanitaria che sta travolgendo il mondo”.
“La parola, quindi, così come è nella tradizione di Poietika – aggiunge Valentino Campo – sarà testimonianza contro la barbarie, argine al disfacimento e alla cultura dell’homo homini lupus. Senza lasciarsi trascinare sul terreno scivoloso della ragione e del torto: con la guerra perde l’umanità intera”.
Mercoledì 3 aprile 2024
Teatro Savoia ore 18,30
COMPAGNIA MOTUS
“FRANKENSTEIN (a love story)“
“Abbiamo bisogno di mostruosità, di riconoscerla, di tenerla stretta”.
Da questa spinta nasce FRANKENSTEIN (a love story) il nuovo progetto dei Motus, la compagnia riminese eccellenza del panorama contemporaneo. Il nuovo lavoro scritto dalla studiosa e attivista Ilenia Caleo affronta uno dei classici più conosciuti della letteratura di tutti i tempi, Frankenstein o Il moderno Prometeo, pubblicato nel 1818 e nato dall’immaginazione della giovanissima Mary Shelley. Un romanzo gotico e insieme fantascientifico, per certi versi precursore ed avanguardista di temi che si ritrovano nella ramificazioni contemporanee della filosofia postumana. Sulla scena compaiono l’autrice (Alexia Sarantopoulou), il dottor Victor Frankenstein (Silvia Calderoni) e la Creatura (Enrico Casagrande) per una riflessione profonda – tanto attuale quanto senza tempo – sull’umanità e sulle sue fragilità, sulla paura della diversità e di tutto ciò che esula dalla conformità, sulla vita e sulla non-vita.
Motus nasce a Rimini nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Il lavoro della compagnia, tra teatro, performance e installazioni, viene presentato in tutto il mondo. Casagrande e Nicolò sono stati direttori artistici del pandemico cinquantenario di Santarcangelo Festival – progetto biennale in tre atti tra luglio 2020 e luglio 2021. Dal 2023 curano Supernova, prima sperimentazione della rassegna di arte performativa contemporanea a Rimini.
Giovedì 11 aprile 2024
Spazi Palazzo Gil ore 17,00
TAMTA MELAŠVILI
Tamta Melašvili vive a Tbilisi, in Georgia, dove lavora come ricercatrice all’università, occupandosi di migrazione e studi di genere. I suoi racconti sono apparsi in numerose antologie. La conta, suo romanzo d’esordio, è stato acclamato dalla critica e ha vinto numerosi premi, tra cui il Saba, il più importante riconoscimento letterario georgiano. La conta, ispirato alla guerra che lacerò la Georgia negli anni Novanta, e poi nel 2008 con l’invasione dei carri armati russi, narra della vita di chi è rimasto a casa in tempo di guerra, ma soprattutto di un’incontenibile voglia di vivere di due amiche che imparano cosa significa trovarsi in una zona di guerra dimenticata dal mondo. Un romanzo di disarmante sincerità e immediatezza che, attraverso lo sguardo stupito di due ragazzine, mostra l’insensatezza di ogni conflitto.
Giovedì 11 aprile 2024
Teatro Savoia ore 18,30
HERTA MÜLLER
Considerata una delle più grandi scrittrici europee degli ultimi decenni, Herta Müller è un’autrice, saggista e poetessa tedesca, nata in Romania e vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nel 2009. È nota per aver descritto nelle sue opere le condizioni di vita in Romania durante la dittatura di Nicolae Ceaușescu. Nel 1982 pubblica il suo primo libro, che esce in forma censurata, come gran parte delle pubblicazioni dell’epoca. Nel 1987 lascia la Romania per andare a vivere in Germania dove vive tuttora insieme al marito, lo scrittore Richard Wagner e da lì inizierà a ricevere proposte per divenire professoressa universitaria. Nel 2009 ha vinto il premio Nobel per la letteratura con la seguente motivazione: «Ha saputo descrivere il panorama dei
diseredati con la forza della poesia e la franchezza della prosa».
Tutti temi che tornano nell’intera sua produzione costellata di ricordi amari, di paure inconsce, di un passato pesante (suo padre prestò servizio nelle SS), ma anche di un forte spirito di ribellione e di rinascita. Tra i suoi libri più famosi: In viaggio su una gamba sola, in cui narra del doloroso passaggio dal regime di Ceauşescu all’esilio volontario in Germania; Il paese delle prugne verdi, suo maggior successo e da molti considerato il suo capolavoro, poi In trappola: tre saggi sull’essenza del regime e delle dittature in generale. Degli ultimi anni ricordiamo, in particolare, L’altalena del respiro, straziante racconto di un deportato in un gulag russo, narrato a quattro mani, sulla tragica esperienza dell’amico poeta Oskar Pastior (1927-2006). Successivamente pubblica Cristina e il suo doppio, in cui M. si racconta attraverso il suo doppio: ‘Cristina’ era il nome in codice assegnatole dalla Securitate; La paura non può dormire. Riflessioni sulla violenza del secolo scorso, saggi sulla violenza che i totalitarismi del Novecento hanno prodotto. Inoltre in Italia sono stati pubblicati Bassure, Lo sguardo estraneo , L’uomo è un grande fagiano nel mondo, Cuoreanimale, La mia patria era un seme di mela, e La volpe era già il cacciatore.
Venerdì 19 aprile 2024
Spazi Palazzo Gil ore 18,30
LJUDMYLA DJADČENKO
Ljudmyla Djadčenko è una delle poetesse ucraine più apprezzate e tradotte, è laureata
in filologia all’Università di Kyïv, dove nel 2016 ha conseguito il dottorato in teoria della letteratura e comparatistica. Vincitrice della 67ª edizione del premio Ceppo Internazionale Poesia “Piero Bigongiari”, Ljudmyla Djadčenko sarà ospite di Poietika dopo la pubblicazione di ”La fobia dei numeri” (2023), antologia di poesie, la prima tradotta in Italia, curata da Paolo Galvagni, e contenente la lectio “La poesia dovrebbe
iniziare il giorno in cui si nasce e non finire il giorno in cui si muore”. Nella lettera finale al volume, la poetessa spiega commossa come «dall’inizio dell’invasione militare su larga scala da parte della Russia sul territorio della mia Madrepatria, lo scorso anno, ho smesso di scrivere poesie: immagini e metafore mi sono apparse all’improvviso insulse e false, e i miei sentimenti sono spariti, per via della terribile realtà che mi circondava».
Venerdì 3 maggio 2024
Spazi Palazzo Gil ore 17,00
GIAMMARCO SICURO
Giammarco Sicuro è uno dei pochi giornalisti (inviato speciale della Rai) ad aver vissuto entrambi i fronti: dalla Russia, dove è stato poi evacuato per evitare l’arresto; all’Ucraina, nei territori del Donbass conteso. Grano è il suo racconto che inizia il giorno dell’attacco russo a Kiev, quando prende il primo volo per Mosca e si ritrova a seguire una guerra che, secondo alcuni analisti, sarebbe dovuta durare poco, ma che finisce per trasformarsi in un lungo conflitto di logoramento che costringe alla fuga e alla sofferenza milioni di ucraini. Grano non è un’analisi geopolitica, ma un lungo e articolato racconto della guerra dal punto di vista di chi la subisce: le persone. I rifugiati in fuga, i bambini terrorizzati nei bunker, gli anziani evacuati in carrozzina sotto le bombe, i ragazzi che si improvvisano soldati. Grano è la “terra di mezzo” in cui si muove chi consuma la suola delle scarpe, a metà tra reportage e diario di viaggio, senza mai perdere la tenerezza. Un mosaico di storie sorprendenti e sconosciute di vita dal fronte, un viaggio attraverso infinite distese di coltivazioni di grano e cereali («l’oro di Ucraina») trasformate in trincee da chi prova a difendersi dall’invasore.
Venerdì 3 maggio 2024
Auditorium Giovannitti – Palazzo Gil ore 18,30
DIMITRIS LYACOS
Dimitris Lyacos è considerato a livello internazionale il più noto autore greco contemporaneo e il candidato più probabile del paese per un premio Nobel per la letteratura. Scrittore, poeta e drammaturgo, conosciuto per la sua capacità di padroneggiare e attraversare vari generi letterari e di combinare insieme temi della tradizione letteraria con elementi propri dei riti, della religione, della filosofia e dell’antropologia. La trilogia Poena Damni, iniziata trent’anni fa e concepita come un eterno work in progress, arricchito da nuove aggiunte e contributi da altri media, tra cui danza, pittura, installazioni, scultura, video art, musica contemporanea e teatro, è stata tradotta in più di quindici lingue e presentata in tutto il mondo. Ha vissuto in Italia, a Venezia, dal 1987 al 1991, e poi a Londra, per studiare all’University College, specializzandosi in filosofia analitica, epistemologia e metafisica, filosofia presocratica e Wittgenstein. Ha girato il mondo per presentare e leggere brani delle sue opere. Dal 2005 risiede a Berlino. È Fellow al IWP, University of Iowa, il più prestigioso programma del mondo per la letteratura internazionale e scrittura creativa. In Historical Dictionary of Postmodernist Literature and Theater di Fran Mason (Rowman&Littlefield) è citato come uno dei dieci autori più importanti della letteratura
postmoderna del XXI secolo.
Sabato 4 maggio 2024
Teatro Savoia ore 21,00
LA MUNICIPAL (live)
Freschi del nuovo singolo “Giacomo”, il duo composto da fratello e sorella: Carmine Tundo, cantautore e musicista già in attività da diverso tempo, e Isabella Tundo, con alle spalle studi di pianoforte, fa il suo esordio sul finire del 2013 con il singolo “Via Coramari”, ottenendo presto consensi, tanto da aprire i concerti di Subsonica, di Roberto Angelini, Niccolò Fabi e Le Luci della Centrale Elettrica. Fin da subito, il duo sceglie di non comparire mai nei propri videoclip. Nel 2016 il gruppo arriva in finale al Premio Buscaglione: Carmine e Isabella Tundo si aggiudicano anche il Premio MEI. Il 27 maggio dello stesso anno con il loro primo album in studio “Le nostre guerre perdute” poi ristampato nel 2018, insieme all’Ep B Side, vincono il concorso Primo Maggio NEXT, le cui finali sono state disputate durante il Concerto del Primo Maggio.
Il 29 marzo 2019 esce un nuovo album del duo, “Bellissimi difetti”, anticipato dal singolo “Finirà tutto quanto”. Il 26 aprile viene pubblicato “Faber nostrum”, album tributo per Fabrizio De André, contenente una loro rivisitazione de “La canzone di Marinella”. Poco dopo il gruppo torna sul palco del Concerto del Primo Maggio, questa volta tra i partecipanti ufficiali. Numerosi i singoli realizzati per realizzare il terzo e quarto album in studio del duo, rispettivamente “Per resistere alle mode” e “Per resistere al tuo fianco”; nel 2021 il duo pubblica la sigla “Magazzini Musicali”, realizzata per l’omonima trasmissione di Melissa Greta Marchetto e Gino Castaldo, in onda su Rai 2 il sabato pomeriggio.
Mercoledì 3 aprile 2024
Teatro Savoia ore 18,30
COMPAGNIA MOTUS
“FRANKENSTEIN (a love story)“
Giovedì 11 aprile 2024
Spazi Palazzo Gil ore 17,00
TAMTA MELAŠVILI
Giovedì 11 aprile 2024
Teatro Savoia ore 18,30
HERTA MÜLLER
Venerdì 19 aprile 2024
Spazi Palazzo ore 18,30
LJUDMYLA DJADČENKO
Venerdì 3 maggio 2024
Spazi Palazzo Gil ore 17,00
GIAMMARCO SICURO
Venerdì 3 maggio 2024
Spazi Palazzo Gil ore 18,30
DIMITRIS LYACOS
Sabato 4 maggio 2024
Teatro Savoia ore 21,00
LA MUNICIPÀL live
POIETIKA:
http://www.poietika.it
FONDAZIONE MOLISE CULTURA:
www.fondazionecultura.eu
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Molise News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Pubblicità - Contatti - Privacy Policy - Cookie Policy