Progetto del “Molisannio”, il commento di Alessandro Amoroso

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Il Segretario regionale NDC: “Soddisfatti che l’idea di Clemente Mastella sia piaciuta al Presidente Toma. Il dialogo è istituzionale e non politico”

amoroso e mastellaCAMPOBASSO – «È inevitabile, per ragioni di sopravvivenza, che il Presidente di una regione come il Molise inizi a guardare seriamente oltre i confini regionali, aprendosi a nuove opportunità per il bene dei cittadini».

Questo il commento del Segretario regionale di “Noi Di Centro”, Alessandro Amoroso, a margine dello scambio di idee fra il Governatore del Molise, Donato Toma, e il Sindaco di Benevento, Clemente Mastella, in merito all’ipotesi di dare concretezza al progetto del “Molisannio”.

Molise e provincia di Benevento unite in un’unica, grande regione; dell’idea, maturata ormai da tempo dall’ex Ministro e leader di Noi di Centro, si è tornati a parlare in questi giorni, dopo alcune dichiarazioni rese proprio da Mastella, profondamente convinto che i tempi siano maturi per concretizzare questo sodalizio. I vantaggi, a detta del primo cittadino beneventano, sono molteplici, anche alla luce dei più recenti avvenimenti socio-politici ed economici che stanno interessando le aree in questione e, più in generale, l’intero Sud Italia.

Com’è noto, oltre al “Molisannio”, si contempla la ri-annessione del Molise all’Abruzzo ma le differenze sono sostanziali, come ha evidenziato il Segretario regionale Amoroso: «Tra la macroregione adriatica e l’unione con Benevento, se davvero si vuol ragionare in termini di restituzione di forza e vigore alla nostra regione, il paragone non regge. Il Molisannio è decisamente l’ipotesi più valida».

«Nella proposta di Mastella – ha proseguito Amoroso – Campobasso conserverebbe il suo status di capoluogo di regione, scongiurando quella sottomissione territoriale che si verificherebbe, invece, con l’annessione all’Abruzzo. Il che, evidentemente, non gioverebbe al nostro Molise. Con Campobasso capoluogo e le due province di Isernia e Benevento, si raggiungerebbe una popolazione di oltre 600mila abitanti, dislocata in 214 comuni; fra questi, i tanti centri del beneventano che, a ragione, non sentono di appartenere alla Campania ma alla tradizione Sannita».

Per ragionare fattivamente sulla proposta, appare indispensabile che siano le Istituzioni coinvolte a dialogare attraverso i rispettivi rappresentanti.

«Siamo soddisfatti che il Presidente della Regione, Donato Toma, abbia voglia di intraprendere la strada istituzionale per valutare questa idea dell’Onorevole Mastella, coinvolto in quanto Sindaco di Benevento e non di certo nelle vesti di leader di NDC. D’altro canto, come partito, siamo soddisfatti che questa idea maturata da Mastella abbia finalmente trovato terreno fertile, almeno sul piano del confronto. Un dialogo istituzionale – ha concluso Amoroso – perché sono diversi gli adempimenti da portare avanti, fra cui la necessaria indizione di un referendum consultivo che consenta ai cittadini di esprimersi nel merito. A loro – e solo a loro – spetta la decisione ma per arrivare a questo punto è indispensabile che la macchina istituzionale si metta in moto».