CAMPOBASSO – Sulle attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici, previste nel progetto “Scuole Sicure” 2020/2021, il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha voluto fornire delle sintetiche precisazioni volte a definire il quadro reale della situazione.
“Sono state fatte equazioni volutamente un po’ troppo forzate nel linguaggio e nei contenuti rispetto a quanto racchiude il progetto Scuole Sicure al quale il Comune di Campobasso ha aderito. – ha dichiarato il sindaco Gravina – Certamente le interpretazioni che si vogliono legittimamente dare delle azioni di una pubblica amministrazione, richiederebbero sempre, e non solo in questo caso, una lucidità e una trasparenza d’analisi che le frasi ad effetto evidentemente non posseggono. La dotazione che è stata fatta in favore della Polizia Locale sull’acquisto di armi all’interno del progetto in questione, non nasce dall’intenzione dell’amministrazione di trasformare il progetto, come si è pittorescamente detto, in una sorta di Far West locale.
Si tratta, invece, di una misura volta a rafforzare la sicurezza e l’ordine pubblico in favore della Polizia Locale, ma fra l’altro, vista l’occasione data, vogliamo far notare, che proprio nella circolare del Ministero dell’Interno si privilegiava tra gli interventi da poter compiere proprio le dotazioni della Polizia Locale. Appare chiaro in quest’ottica che tale scelte vengono fatte per garantire al personale della Polizia Locale la sicurezza nell’espletamento delle sue funzioni che sono riconducibili non dimentichiamolo mai all’ordine pubblico.
Lo stesso progetto così come è stato inteso dal Ministero, lasciava una parte marginale e residuale, in termini economici, alle attività di informazione sulla prevenzione dell’utilizzo delle droghe. Da qui a voler far passare il messaggio che incentiviamo l’acquisto di armi direi che ce ne passa ma questo lo lasciamo, come sempre, alle valutazioni oggettive dell’opinione pubblica e dei cittadini”