Termoli

Quarant’anni dalla visita a Termoli di Papa Giovanni Paolo II

Quarant’anni dalla visita a Termoli di Papa Giovanni Paolo II – Foto Comune di Termoli

Il Sindaco Francesco Roberti, il Vescovo Monsignor Gianfranco De Luca e Don Benito Giorgetta in udienza privata dal Santo Padre. Papa Francesco benedice la prima pietra del nuovo villaggio “Laudato Sì” Udienza in forma privata da Papa Francesco

TERMOLI – Ieri il Sindaco di Termoli Francesco Roberti, unitamente al Vescovo della Diocesi di Termoli e Larino Monsignor Gianfranco De Luca e Don Benito Giorgetta si sono recati a Roma presso la Santa Sede per incontrare Papa Bergoglio. Una visita carica di sentimenti ed emozioni finalizzata alla benedizione della prima pietra del nuovo villaggio “Laudato Sì” che sarà realizzato dalla Diocesi per ospitare le persone più fragili.

La visita rientra nei tanti appuntamenti voluti per ricordare la visita di Papa Giovanni Paolo II a Termoli avvenuta il 19 marzo del 1983. Un avvenimento che sarà celebrato con diversi appuntamenti voluti dalla Diocesi e presentati con una apposita conferenza stampa.

Durante la visita dal Santo Padre, il Sindaco Francesco Roberti ha rinnovato l’invito a recarsi in città a Papa Francesco magari proprio in occasione dell’inaugurazione del futuro villaggio “Laudato Sì”.

“Ieri siamo stati a Roma in udienza privata dal Papa per annunciare che avremo fatto una serie di iniziative commemorative per la venuta a Termoli di Papa Giovanni Paolo II. E’ stata una esperienza unica. Abbiamo invitato il Papa a Termoli e lo abbiamo invitato a visitare la nostra città”.

“E’ bello il gesto che ha fatto Papa Francesco di riceverci a Roma, proprio per sottolineare la sua premura per la nostra popolazione. E’ stata una grande gioia, ci sono tanti temi che affronteremo in occasione del quarantennale della venuta a Termoli di Papa Giovanni Paolo II. Temi di estrema attualità che sfocia con l’educazione delle nuove generazioni e far crescere le persone nella loro bellezza contribuendo alla realizzazione della specificità di ognuno. E’ ovvio che ci sarà attenzione per i più fragili. San Giovanni Paolo II ha lasciato un segno con la piazza a lui intitolata, questo quarantesimo lascerà un altro segno, una struttura che sarà fruibile ai più fragili ma anche per tutti gli altri, il villaggio Laudato Sì, una città che include e che mette al centro i più fragili”.

“Nell’omelia che fece Giovanni Paolo II quando venne a Termoli ci fu una denuncia – ha concluso Don Benito Giorgetta -, di una società senza padri e oggi torna attuale in quanto da tempo viviamo un periodo di emergenza ed urgenza educativa. Quindi riqualificare la figura paterna e porla al fianco delle nuove generazioni che crescono. Papa Francesco questo discorso lo ha preso appieno in quanto a auspica un progetto educativo, una sinergia educativa e ieri ha dato questa riprova. Il Papa è un uomo che accoglie, come un padre di famiglia che accoglie, un nonno che si espone e risponde ad ogni domanda e sollecitazione”.

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