Un ospite nella ospite nella Casa di Reclusione di Milano-Opera, si aggiudica la quarta edizione del concorso nazionale di scrittura che ha coinvolto gli istituti carcerari di tutt’Italia
CAMPOBASSO – “Commovente, profonda, vera, scritta con il coraggio di dare voce a un sentimento muto, che abbatte l’allergia alla parola che gira nella verità. L’immagine del salice piangente e delle foglie che piangono, piangono per chi non sa farlo, piangono per chi non riesce a farlo o piangono solo negli angoli della solitudine. Amare è anche lasciar andare e liberare l’urgenza del salice”.
È che con questa motivazione che la Giuria Tecnica ha assegnato ad Alessandro, ospite nella Casa circondariale di Milano-Opera, la quarta edizione di Scrittodicuore, il concorso nazionale di scrittura destinato agli istituti carcerari italiani, nell’ambito della rassegna Scritti di cuore – l’amore e le parole per raccontarlo, promossa e organizzata dal Comune di Campobasso e dall’Unione Lettori Italiani con la direzione artistica di Brunella Santoli e con il partenariato della Direzione della Casa Circondariale di Campobasso nell’ambito di Ti racconto un libro 2020.
A selezionare le lettere, arrivate in centinaia da ogni parte d’Italia, ci ha pensato la Giuria Tecnica composta dagli scrittori Franco Arminio, Camilla Baresani e Pino Roveredo a cui è spettato il compito di decretare il primo e il secondo classificato.
La Giuria Giovani, composta da Salvatore Dudiez, Roberta Tanno, Elena Sulmona, Angelica Calabrese e Alessandro Tavano, tutti di età compresa tra i 18 e 32 anni, ha confermato la scelta del vincitore.
Sul secondo gradino del podio Edoardo, ospite nella Casa circondariale di Padova, per la sua lettera di consolazione dell’umanità, una vera e propria poetica del bene come mezzo per raggiungere l’immortalità sulla terra. Segnalata dalla Giuria Tecnica anche la lettera di Assia, ospite nella Casa di Reclusione “Giudecca” di Venezia, che parla dell’amore trovato proprio durante la reclusione, una testimonianza che fa sperare che in carcere sia possibile non solo ripensare la propria vita ma anche provare a immaginarne una completamente nuova.
La premiazione del concorso ha rappresentato l’occasione per ritornare “dentro il Carcere” e riaprire un dialogo interrotto a causa della pandemia. Un modo per rinsaldare un legame tra il mondo esterno e chi un giorno dovrà farvi ritorno. Dopo la lettura di alcuni brani d’amore tratti anche dal repertorio musicale italiano da parte dell’attrice Palma Spina, nel teatro della casa circondariale di Campobasso si sono alternati gli interventi del Direttore del carcere Rosa La Ginestra, di Brunella Santoli Direttore Artistico dell’Unione Lettori Italiani e responsabile del concorso “Scrittodicuore”, di Angelica Calabrese in rappresentanza della Giuria Giovani, del vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Campobasso Paola Felice, e dell’assessore alle Politiche per il Sociale del Comune di Campobasso Luca Praitano. Tra i presenti anche una rappresentanza degli ospiti della casa circondariale, che hanno letto alcune lettere selezionate dalla Giuria.