Nell’ambito dell’assemblea nazionale è stato riconfermato alla presidenza l’uscente Giuseppe Milanese che ha lanciato il grido d’allarme sulla necessità di una riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale in considerazione anche degli ultimi dati secondo i quali, nel 2021, metà delle famiglie italiane hanno rinunciato a prestazioni sanitarie per problemi economici.
Secondo Confcooperative – Sanità non è una questione di spesa, ma di riorganizzare i servizi in un paese che cambia e che invecchia. L’intasamento delle strutture ospedaliere potrebbe essere ridotto, e di molto, con un incremento dell’assistenza sanitaria fuori dagli ospedali. Il tutto senza incrementare la spesa sanitaria. Si ritiene inoltre che il PNRR possa essere una straordinaria opportunità per riscrivere e riorganizzare il Servizio Sanitario Nazionale.
Bisogna inoltre incrementare i posti letto per anziani non autosufficienti nelle strutture residenziali e semiresidenziali. Attualmente sono solo 300mila in Italia, pochi se si pensa che sono solo un terzo rispetto alla Francia e un quarto di quelli che ha la Germania.
Quintiliano Chiacchiari rappresenterà il Molise in questo organismo di peso a livello nazionale per quanto concerne la rappresentanza, tutela e promozione delle Cooperative operanti nell’ambito della sanità, delle società di mutuo soccorso e delle imprese sociali di settore. La Federazione, inoltre, determina le linee politico sindacali ed organizzative del settore sanità e svolge un’azione di tutela, dei propri rappresentati, nei confronti delle Istituzioni, delle altre organizzazioni operanti nello stesso settore, nonché di enti ed organismi nazionali e comunitari.
“Sono onorato di questa nomina”, ha dichiarato Quintiliano Chiacchiari, “e ho intenzione di rappresentare il Molise al meglio. E’ la regione dove sono nato, dove vivo e dove ho scelto di investire e sicuramente è una delle regioni che, a livello sanitario, ha più bisogno di essere aiutata e supportata. E’ necessario, inoltre, che in tutta Italia si riequilibri la gestione dei pazienti non autosufficienti. Basti pensare che solo l’8% delle residenze sociosanitarie sono al Sud, il 67% al Nord e il resto al Centro. E’ fondamentale che la spesa dei servizi di welfare venga ripartita in maniera più equa e l’erogazione degli stessi sia proporzionale rispetto alla domanda. Il problema non è tanto un aumento della spesa sanitaria, ma un riparto della spesa in base alle reali necessità dei territori. Il mio impegno sarà in questa direzione. Vorrei che il “mio” Molise”, conclude Chiacchiari, “possa davvero raggiungere ottimi risultati per quanto concerne l’assistenza sanitaria e, di conseguenza, la qualità della vita”.
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