Il pilota di Cercemaggiore, in gara per GDA Communication, si mette in luce all’esordio sulla Renault Clio, prima di alzare bandiera bianca per noie tecniche
VIGNOLA (MO) – Un debutto travagliato sin dalla vigilia, con la sessione di test programmata e poi saltata, si è consumato in un’avvio molto promettente ma poi sfumato causa problemi alla pompa dell’olio.
Ecco, in poche parole, il riassunto della sfortunata ventiduesima edizione del Rally del Molise vissuta da Biase Simone, portacolori della scuderia modenese GDA Communication, assieme a Giovanbattista Alessio Giammasi, sulla Renault Clio R3 del team Trodella Racing.
Il pilota di Cercemaggiore si presentava ai nastri di partenza dell’appuntamento di casa, tra i più sentiti dell’intero panorama rallystico meridionale, con tanta voglia di ben figurare ed il settimo tempo assoluto, secondo di classe e terzo di gruppo, siglato nella speciale spettacolo di apertura, Sabato sera, la confermava ampiamente.
“Avevamo programmato una sessione di test per prendere confidenza con la Clio R3” – racconta Simone – “ma, purtroppo, per vari problemi concomitanti non siamo riusciti a portare a termine il tutto. Siamo partiti verso la prima prova speciale, in mezzo ad un traffico molto intenso, e quindi non siamo nemmeno riusciti a prendere un po’ di mano con la vettura. Siamo entrati in prova senza prendere nessun rischio. Sapevamo che la gara vera sarebbe stata il giorno seguente quindi abbiamo utilizzato la prima speciale come se fosse un test. Senza rischiare nulla è uscito un ottimo tempo e questo ci dava molta fiducia per il giorno seguente”.
Con l’intento di prendere confidenza, con i giusti tempi, sulla trazione anteriore francese il cronometro di Giammasi a “Busso” sanciva un buon dodicesimo tempo assoluto, nonostante un lieve problema di elettronica.
Che la giornata stesse prendendo una piega negativa lo si percepiva sulla successiva “Casalciprano”, con il cuore pulsante della Clio che cominciava a perdere qualche colpo per poi costringere il driver molisano ad alzare bandiera bianca sulla “Bosco Sessano”.
Tanta l’amarezza per il portacolori di GDA Communication per non aver avuto la reale possibilità di macinare chilometri, al volante di una nuova vettura di non facile intepretazione per chi, come lui, era all’esordio assoluto.
“Grazie all’esperienza del mio navigatore” – sottolinea Simone – “che riesce sempre a tenermi calmo e a farmi ragionare avevamo deciso di partire cauti nel primo giro di prove. Volevamo prendere un po’ le misure di questa Clio R3 e poi iniziare a spingere dal secondo passaggio in poi. Sulla terza speciale iniziavamo ad andare davvero forte, proprio dove il motore ha deciso di abbandonarci. Ci sta, lo sappiamo, le gare sono fatte così e non ci si può fare proprio nulla. Per quel poco che ho potuto guidare la R3 mi ci sono trovato molto bene, ha davvero un gran assetto. È un’esperienza che contiamo di ripetere molto presto perchè ci siamo ingolositi parecchio. Assieme a GDA Communication e a Trodella Racing valuteremo ora dove presentarci. Una soluzione potrebbe essere Sperlonga. Vedremo nei prossimi giorni”.