È lo scenario ipotizzato dalla Cgia che, “a causa dell’assenza di dati omogenei relativi al numero di lavoratori in nero che si trovano anche in stato di deprivazione – afferma il coordinatore dell’ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo – non possiamo dimostrare con assoluto rigore statistico”.
In Molise, secondo un’elaborazione dell’associazione degli artigiani su dati Istat, nel 2016, ultimo anno in cui è disponibile una distribuzione territoriale, erano 17mila i lavoratori occupati irregolari che avrebbero generato un valore aggiunto sommerso pari al 7% del Pil regionale.
In questa classifica il Molise si posiziona al quinto posto, insieme alla Sardegna, nella graduatoria nazionale del sommerso. Al primo posto la Calabria (9,4%), all’ultimo il Veneto (3,8%).
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