Oppure quella donna è morta tra le macerie di un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona (com’egli sostiene)? Così è, se vi pare… ognuno di noi ha la sua verità! L’idea dell’allestimento nasce da una strepitosa intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale rovesciato. “Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco”.
Vivendo l’attesa di Agnone Capitale della Cultura 2026, inaugura intanto giovedì 1° febbraio la stagione del Teatro Italo Argentino di Agnone (Is) promossa dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Regione Molise, realizzata dalla Fondazione Molise Cultura, nell’ambito del progetto “Palcoscenici: il Molise è di scena”. Saranno Giuseppe Pambieri e Carlo Greco con lo spettacolo “Nota Stonata” di Didier Caron, (regia di Moni Ovadia), a calcare le scene (ore 21,00) con una pièce carica di suspense. Siamo ai primi anni ’90. L’azione si svolge presso la Filarmonica di Ginevra, specificatamente nel camerino di un direttore d’orchestra di fama internazionale, che viene importunato più volte da uno spettatore invadente. Più il colloquio, fra i due, si prolunga più il comportamento di questo visitatore diventa strano e oppressivo. Finché si giunge a scoprire un oggetto del passato.
Spettacoli in abbonamento, biglietti disponibili on line su Ciaotickets e presso le prevendite autorizzate, oppure presso i botteghini dei teatri (prima dello spettacolo) a partire dalle ore 20,00.
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