Nella mozione, che verrà discussa nel corso del consiglio comunale in programma per domani pomeriggio, si chiede inoltre al Governo Italiano di impegnarsi a promuovere in tutte le sedi istituzionali opportune azioni, con particolare riferimento all’Unione Europea, affinché si attivino per il rilascio di Zaki. L’iniziativa si lega alla campagna “100 città con Patrick”, che ha visto aderire numerosi Comuni italiani tra cui Milano, Napoli, ma anche realtà più piccole, dimostratesi molto sensibili alla causa.
Patrick Zaki è in carcere da oltre un anno e potrebbe rimanervi ancora molto tempo. Rischia dai cinque anni all’ergastolo e la custodia cautelare, invece, potrebbe essere rinviata in modo indefinito come accaduto finora e anche ad altri attivisti prima di lui (sono 1.600 le persone detenute in Egitto alle quali è stata rinnovata la detenzione preventiva).
“Patrick ama il nostro paese, aveva deciso di stabilirsi in Italia, di conoscere la nostra cultura e di studiare a Bologna – spiegano i consiglieri riccesi- . Molti studenti italiani e non al pari di Patrick sono impegnati in attività Erasmus al di fuori dei confini europei e potrebbero essere coinvolti, anche involontariamente, in situazioni simili. Alla luce di tutto ciò, nel tentativo di esercitare pressioni su chi ha oggi il compito di provare a fare tutto quello che è in suo potere per fermare la carcerazione e le torture, restituirgli la libertà e salvargli la vita, abbiamo pensato di presentare tale mozione. Le accuse rivolte a Patrick sono le stesse che colpiscono persone che svolgono attività del tutto legittime secondo il diritto internazionale in numerosi paesi del mondo, dall’Egitto alla Turchia, dal Venezuela ad Hong Kong e da ultimo in Birmania. Sarebbe un atto doveroso e significativo difendere i diritti politici, individuali, di libertà di pensiero e di espressione di Patrick Zaki e concedergli la cittadinanza onoraria del Comune di Riccia”.