Le due ragazze hanno raccontato agli agenti di essere arrivate da poco in Italia, con la promessa e la speranza di ottenere un lavoro, ma in poco tempo si sono rese conto dell’inganno subito e si sono trovate costrette a prostituirsi subendo dai loro aguzzini: botte e continue minacce, minacce che hanno riguardato anche i loro familiari rimasti in Romania. In poco tempo i poliziotti sono riusciti a individuare e fermare i due uomini, romeni anche loro, che si trovano ora rinchiusi nel carcere di Campobasso (l’arresto è già stato convalidato dal gip del tribunale di Larino).
I successivi accertamenti svolti e il materiale trovato e sequestrato, tra cui denaro e telefoni cellulari, hanno consentito di appurare che l’attività criminale dei due arrestati era arrivata a un livello molto avanzato. Tramite siti on-line, infatti, pubblicizzavano l’attività di prostituzione nell’appartamento termolese e ricevevano soldi dai clienti, anche mille euro al giorno, personalmente o attraverso bonifici bancari. Le due vittime, dopo aver sporto denuncia contro i malviventi, raccontando storie di segregazione, sfruttamento e violenze, sono state trasferite in strutture protette.
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