Rilancio dell’economia a Campobasso dopo l’emergenza Coronavirus

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Campobasso municipio

Il sindaco Gravina: “Una cabina di regia può avere senso solo ad un livello superiore a quello comunale”

CAMPOBASSO – Si è tenuto questa mattina, in videoconferenza, il Consiglio Comunale monotematico, convocato su richiesta dei consiglieri di minoranza, per trattare le misure di rilancio dell’economia locale dopo l’emergenza Covid-19. Ospiti della seduta, collegati anch’essi in modalità telematica, il senatore Fabrizio Ortis, gli onorevoli Antonio Federico e Annaelsa Tartaglione e il presidente della Regione Molise, Donato Toma.

Gli ospiti istituzionali, che sono intervenuti nella seconda parte della seduta mattutina, hanno tracciato il quadro generale di quanto, sia a livello nazionale che in campo regionale, ci si è ritrovati a dover affrontare per fornire misure di sostegno alla ripresa economica.

“Apprezziamo lo spirito generale con il quale è stato portato in sede di Consiglio Comunale gli ordini del giorno degli esponenti delle minoranze, – ha aggiunto l’assessore al Bilancio, Giuseppina Panichella – anche se nelle proposte suggerite, in alcuni casi, non si è considerato quanto già è stato messo in campo sia dal Governo centrale che anche dagli organi regionali. Bisogna perciò, al di là delle note d’interesse che sono state indicate e valutate in Consiglio oggi, essere realisti e fare i conti, a tutti i livelli, con i costi da affrontare per realizzare ogni singola azione che viene proposta. Si tratta di costi, e su questo devo dire che ho notato l’onestà intellettuale di tutti i consiglieri, che non possono essere affrontati esclusivamente dai Comuni e per questo, la cosa di certo più opportuna, è che tutta l’amministrazione comunale si rivolga alla Regione Molise per richiedere quell’intervento necessario per compiere tutte le operazioni indicate e che si ritengono utili per fronteggiare la crisi”.

“Ringrazio i presentatori della proposta del monotematico di quest’oggi e tutti coloro che con i loro interventi hanno alimentato questo dibattitto; – ha dichiarato da par suo il sindaco Gravina – prendo per buono tutto quello che ci siamo detti in questa sede consiliare, con grande apertura d’intenti e con la consapevolezza, spero reciproca, di quali siano le dinamiche e i piani decisionali in generale, sulle materie economiche che siamo andate a discutere.

Intanto, per un’amministrazione comunale, in un periodo difficile come questo, già garantire i livelli di spesa abituali, grazie in parte alla contribuzione statale e in parte alla razionalizzazione delle spese, rappresenta una linea di condotta meritevole, tenendo conto che il livello delle spese dell’amministrazione non è di certo calato rispetto al passato.

Da parte di qualcuno, in Consiglio, si procede in questi mesi alla sistematica ripetizione del reframe secondo il quale questa amministrazione non ha fatto altro che mettere in atto solo quello che è stato stabilito dal governo nazionale. Bene, a questa Amministrazione non spaventa contrarre dei debiti, ma sembrerà sempre illogico e ingiusto farlo per qualcosa di improduttivo, senza dimenticare che l’indebitamento dello Stato e di una amministrazione ricade imprescindibilmente su ogni cittadino. Risorse fresche potranno arrivare ai comuni dalle nuove risorse stanziate dall’Europa e da quanto si genererà in merito di lavori pubblici con la ripresa del bando periferie e dei progetti legati al CIS che non sono di certo evaporati improvvisamente.

Siamo aperti al dialogo su questi temi e anche oggi ci siamo confrontati apertamente sulle proposte all’ordine del giorno ma, durante la stessa costruttiva discussione odierna, ci siamo resi conto che un organismo così come lo si definiva nel documento presentato in Consiglio, può avere senso solo ad un livello superiore a quello comunale. Una cabina di regia che si deve occupare di una serie di finanziamenti e misure che sono di competenza di un livello amministrativo e istituzionale superiore, andrebbe istituita giustamente in quella sede, in caso contrario, troverei la cosa un modo di invertire e capovolgere le azioni e le responsabilità a cui ognuno di noi è chiamato, senza che ne possa venir fuori nulla di concretamente attuabile per lo sviluppo economico del territorio al quale, ne sono certo, tutto il consiglio comunale continuerà a dedicare la massima attenzione e cura anche attraverso i lavori delle nove commissioni consiliari già esistenti”.

Il Consiglio comunale si è concluso nel pomeriggio con la votazione degli ordini del giorno proposti, quello presentato congiuntamente dai consiglieri di Forza Italia, Popolari per l’Italia, Fratelli d’Italia e quello presentato dai consiglieri della Lega. Entrambi i documenti non hanno ottenuto la maggioranza da parte del Consiglio.