Si era preparata una degna presentazione all’interno di una cerimonia a ricordo di quell’evento straordinario inciso nella storia di Agnone. Si tenne invece una benedizione, molto intima, nella chiesa di S. Emidio al termine di una surreale celebrazione estesa in filodiffusione a tutti i cittadini che, pieni di angoscia e commozione, si ritrovarono affacciati alle finestre di casa. Erano appena scattate le normative anti-Covid che, da un giorno all’altro, avevano deviato il flusso della nostra vita obbligando a rifugiarci nelle case e a sospettare di chiunque potesse avvicinarsi.
La campana, destinata alla chiesa dei Santi Angeli Custodi in Beni (R.D. Congo), era stata fortemente voluta dai Padri Caracciolini da poco installati ad Agnone presso i luoghi dove San Francesco Caracciolo aveva concluso la sua vita terrena e dal vicario generale dei Chierici Regolari Minori Giampaolo Gasparini. Dopo pause forzose, viaggi complicati, ritardi, gravi conflitti interni, infine la campana, che è simbolo di comunione e di pace, faticosamente ha raggiunto la sua dimora africana accolta festosamente dalla numerosa comunità cristiana.
Dopo oltre 4 anni dal primo rintocco scandito ad Agnone, finalmente potrà suonare per raccogliere in preghiera quanti tanto la hanno desiderata ed attesa. E infatti tanto ha suonato lo scorso 21 maggio, giorno della sua inaugurazione, dal piccolo campanile ancora in fase di completamento. Nessuno voleva che fosse interrotto quello “scampanare a festa” pieno di speranza e di belle promesse. La gioiosa cerimonia è stata celebrata da sua eccellenza il vescovo Paluku Sikuli Melchisélec, assistito dai Frati Caracciolini della comunità locale e da Padre Cleophas e Padre Jean Baptiste, congolesi e rappresentanti della comunità di Agnone in cui operano da alcuni anni.
La campana, fusa nella Pontificia fonderia Marinelli con le stesse tecniche in uso nel medioevo, reca pregiati bassorilievi relativi a san Francesco Caracciolo fondatore dell’Ordine dei Chierici regolari Minori, agli Angeli Custodi cui è intitolata la chiesa, a Papa Francesco attraverso il suo stemma e al Santo Pontefice Giovanni Paolo II, l’uomo grandioso del “NON ABBIATE PAURA”. Le iscrizioni ricordano la Sua santa presenza in Fonderia e recitano: NEL 25° DELLA VISITA DI SAN GIOVANNI PAOLO II NELLA PONTIFICIA FONDERIA MARINELLI DI AGNONE LA FAMIGLIA MARINELLI FECE FONDERE PER LE MISSIONI DEI PADRI CARACCIOLINI IN BENI – 19 MARZO 2020.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Molise News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Pubblicità - Contatti - Privacy Policy - Cookie Policy