Rifiuti che, per Lallitto, “non possono essere attribuibili tutti ai bambini a cui il parco è dedicato. Lamentarsi non basta. È dovere di tutti anche vigilare. Le attrazioni, dopo soli 2 anni, sono state rotte e distrutte in più parti e come amministrazione abbiamo già attivato la sistemazione di quelle più gravemente danneggiate con costi non irrisori e tempi non rapidi”.
E aggiunge: “L’investimento grava su tutti i cittadini, naturalmente. Per questo non possiamo non prendercene cura. Non cerchiamo colpevoli attraverso le telecamere per dare punizioni e nemmeno sterili polemiche che identificano i responsabili dicendo: “Sono quelli più grandi”. Il parco è di tutti. Dovrebbe esser confortevole andarci per tutti, per chi vuole leggere, chi vuole andare a rinfrescarsi sotto un albero, per chi ci deve anche solo passare e anche per i ragazzi che devono imparare a tenerlo pulito. La cura è un dovere non una continua richiesta da scaricare sulla amministrazione.
Lallitto conclude ricordando che “è vietato portare i cani a fare i loro bisogni al parco dove i bambini si stendono sull’erba: esiste una ordinanza che espressamente lo vieta. Ma questo comportamento continua ad essere una abitudine non più accettabile. Ora il parco è pulito, di nuovo. Abbiatene cura e vigilate”.
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