Riserva Moac & Bukurosh Balkan Orchestra questa sera live a San Martino in Pensilis (CB)

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Nuova tappa del Babilonia Tour 2016 per la band molisana

Riserva Moac fotoSAN MARTINO IN PENSILIS (CB) – Lunedì 2 maggio alle ore 22 in Piazza Umberto I a San Martino in Pensilis (CB) concerto per i molisani Riserva Moac. Tutto pronto per infuocare la scena con l’energia del Babilonia Tour 2016, nato dall’idea di Freecom di regalare il tour ai club che da anni tengono in vita la musica live. La band molisana, con il suo carico di adrenalina, presenza scenica e imprevedibilità sarà accompagnata dalla potenza degli ottoni della Bukurosh Balkan Orkestra, per portare in scena uno spettacolo originale e rinnovato, che farà ballare al ritmo dei “classici” e dei nuovi brani dell’album “Babilonia”, uscito lo scorso 2015 per l’etichetta tedesca Galileo-MC.

Babilonia è un album corale, arricchito dalla partecipazione di numerosi artisti che contribuiscono a creare quel sapiente intreccio tra la tradizione dei Balcani e del Mediterraneo, l’intensità del beat movement, la raffinatezza dell’elettronica, la spavalderia e la giovinezza del rap: da Erriquez della Bandabardò (presente in Jackpot) ai rapper Master App e Big Roma, fino ad arrivare al cantante africano Salia e all’anima rock della cantante statunitense White Widow. Una Babilonia dove l’incontro, il confronto e la mescolanza sono la linfa del sound globale che prende forma dalla bellezza delle diverse culture, la cui vera ricchezza è l’umanità in tutte le sue sfaccettature.

Dall’Italia, terra natale della band,(con tappe confermate sui palchi del Primo Maggio a Roma e dell’Arezzo Wave) il tour si snoderà fino all’Europa Centrale, con date in Germania, Austria, Francia, Svizzera, anche grazie alla collaborazione con il booking tedesco Tomato Production. Un tour particolare, autoprodotto, che punta sull’importanza del concerto dal vivo, momento vitale per la Riserva Moac, che si nutre del calore del suo pubblico: per questo la band ha scelto di fare un investimento proponendo agli organizzatori uno show a costo zero, con la sola copertura dell’ospitalità, dell’impianto e della promozione dell’evento.

La Riserva Moac è una band senza frontiere, che fa della sintesi di suoni, parole e ritmi del mondo una profezia musicale e uno stile di vita. Grazie ai numerosissimi concerti in Italia e in Europa, a prestigiosi riconoscimenti e alla presenza in molte compilation italiane ed estere, viene considerata una tra le band più importanti della scena musicale italiana. Un successo che continua dal 2005, anno di Bienvenido album d’esordio, che li porta a suonare su alcuni dei palchi più importanti in Italia e all’estero, attraversando l’Europa e arrivando fino agli Stati Uniti. Nel giugno del 2009 esce il secondo album La Musica dei Popoli, caratterizzato da una più profonda fusione di stili, strumenti e linguaggi, in cui emergono l’elettronica e le influenze balkan e rock, che superano le componenti folk delle origini, andando verso un suono più attuale.

BIOGRAFIA – Una Babilonia glocal dove l’incontro, il confronto e la mescolanza sono all’ordine del giorno. La Riserva Moac è una band senza frontiere, che fa della sintesi di suoni, parole e ritmi del mondo una profezia musicale e uno stile di vita. Grazie ad un gran numero di concerti in Italia e in Europa, ad un notevole carnet di riconoscimenti ed alla costante presenza in molte compilation italiane ed estere, viene considerata una tra le band più importanti della scena musicale italiana. Consacrata nell’Arezzo Wave 2003, nel 2005 esce Bienvenido, il primo Cd. Brani come Bienvenido en la reserva, Di vedetta sul mondo, Ungaretti sono stati suonati anche al concerto del Primo Maggio 2006, in una gremitissima piazza San Giovanni a Roma. Tra i più importanti festival a cui il gruppo ha partecipato figurano il Festival Interceltique de Lorient (FR), il FIMU di Belfort (FR), BJCEM, senza dimenticare un importante tour negli USA.

Nell’autunno del 2007 un nuovo singolo, Il Riservista, comincia a suonare nelle radio, con tour al seguito e nuove esperienze europee come il famoso TFF 2008 a Rudolstadt (DE). Nel giugno del 2009 esce il secondo album La Musica dei Popoli. ll suono si compatta e si ingrossa; la fusione di stili, strumenti e linguaggi è più profonda. L’elettronica comincia a soppiantare le componenti più folk, dando vita ad un sound globale con influenze balkan e rock. Si consolida anche l’apertura europea del gruppo, con l’agenzia di booking tedesca LaViola e l’etichetta d’oltralpe Galileo-MC. Ogni anno sono frequenti i concerti in Germania e Francia (Norimberga, Amburgo, Lipsia, Dresda, Dortmund, Karlsruhe). Il primo maggio 2012 esce il nuovo singolo MayDay MiDai, anticipazione di un tour estivo diverso in stile e scenografia. Nell’estate 2014 è uscito Jackpot, un nuovo, prorompente singolo con un feat. di Erriquez, frontman della Bandabardò. Jackpot è passato in heavy rotation su numerose radio nazionali, attestandosi per sedici settimane ai primi posti della classifica di gradimento Indie Music Like. Nel 2014 la Riserva Moac vince il concorso nazionale HitMusicAwards, ottenendo la pubblicazione di Jackpot e MayDay MiDai su Hit Mania 2014, famosa compilation con una tiratura di oltre 30.000 copie, uscita lo scorso fine dicembre.

Il 2015 della band molisana correrà all’insegna di un nuovo album, Babilonia (pubblicato dall’etichetta tedesca Galileo-MC). Il tour di presentazione del disco sarà composto da live show completamente rinnovati in cui ai brani freschi di “Babilonia” si affiancheranno i cavalli di battaglia che hanno caratterizzato un decennio di attività musicale in Italia e in Europa. Il tutto con arrangiamenti originali e rivisitati, grazie alla frenetica sessione di ottoni della Bukurosh Balkan Orkestra. Sempre del 2015 è la fresca collaborazione con Tomato Production, booking tedesco con cui la Riserva sconfinerà in Germania, Austria, Svizzera….e in tutta l’Europa centrale! Una Riserva “fuori dalla riserva”, impegnata ad abbattere muri e recinzioni ancora presenti nella nostra mente. La Babilonia “riservista” e Zion, in fondo, non son poi così distanti.