“Le regole di distanziamento e le precauzioni per limitare il diffondersi del contagio hanno comportato – sottolinea Uecoop – un ripensamento globale della scuola fra turni di ingresso, rimodulazione degli spazi e delle lezioni. Non capitava che ci fossero tanti alunni nelle classi dal febbraio scorso, quando in presenza si erano sfiorati i 7 milioni in classe. Gli alunni fisicamente in classe – spiega Uecoop – non superano il 56% nelle regioni del Sud, il 57% nel Nord Ovest, mentre raggiungono il 70% nel Nord Est, il 74% al Centro e arrivano all’83% nelle Isole. Con l’emergenza Covid è esplosa la didattica a distanza che si scontra però con il divario digitale che – conclude Uecoop – colpisce di più le regioni del sud, dalla Sicilia alla Calabria, dalla Basilicata al Molise fino alla Puglia dove in media 1/3 delle abitazioni non dispone di un collegamento on line in grado di supportare grandi flussi di dati”.
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