Rocciamorgia 2022 chiude il sipario: il bilancio della VI° edizione

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Il filo conduttore delle diverse tematiche affrontate è stato il tema Visioni che ha tenuto le redini di un percorso connotato da altri argomenti

roccamorgia 2022Raccontare, arricchire di idee, promuovere e far crescere la cultura nei territori delle aree interne è sempre stato il filo e l’idea conduttrice della manifestazione “Rocciamorgia – il Molise di Mezzo tra Arti e Cultura”. Un obiettivo che è stato raggiunto anche dalla VI edizione della manifestazione culturale, conclusasi il 24 luglio 2022.

Attraverso gli incontri e i dibattiti, che si sono snodati tra l’Abruzzo e il Molise e in particolare a Castiglione Messer Marino (CH), Agnone (IS), Sant’Angelo Limosano (CB), Trivento (CB) e Pietracupa (CB), si è riflettuto su numerose tematiche, dall’agricoltura (Agnone: “Il margine che si fa centro” Le terre pubbliche, occasione di sviluppo e occupazione), con interventi acuti e puntuali dei prestigiosi ospiti, invitati e presenti, capaci di ragionare sul presente e immaginare un immediato futuro possibile che dia una speranza e un lavoro ai giovani delle aree interne (Trivento: “Il futuro dei giovani nelle aree interne tra orgoglio e pregiudizio”), a una nuova visione di futuro (Sant’Angelo Limosano: “RurUrban Center – progettare con le comunità”), un nuovo modello di elaborazione di idee territoriali che faccia della partecipazione attiva dei cittadini il motore di una rinnovata cittadinanza attiva, fino alle diverse azioni e alle sinergie necessarie per scrivere un nuovo domani per questi territori.

Il filo conduttore dei diversi temi, tenuti insieme dalle “Visioni”, ha consentito, attraverso diversi linguaggi di approfondimento, dallo storico, filosofico, sociale a quello delle arti, della musica e del teatro, di percorrere ragionamenti di sviluppo concreti per una consapevole, equilibrata e sostenibile crescita della Regione Molise.

La programmazione degli incontri e il dibattito scaturito da ogni singolo incontro, uniti da un filo comune, ha rivelato un interesse straordinario per aiutare le persone e i giovani a restare o a tornare nelle aree più marginali e solo le esperienze, le testimonianze ed un’analisi attenta di quelle che sono le azioni e le buone pratiche, già esistenti nel nostro Paese, possono rilanciare i territori del Molise. Un’attenzione, questa, che per i giovani è vitale. Dare fiducia alle loro energie, capacità e competenze che possono trasformare i sogni in segni, là, in quelle zone marginali, dove ognuno può e deve portare la propria esperienza e competenza. Il messaggio è stato proprio quello di dare il giusto valore ai giovani, superando il pregiudizio. Avere una nuova visione del futuro, una visione che punti sulle unicità e sulle persone.

Dai temi delle comunità dei piccoli paesi la discussione non poteva che ampliarsi alle strategie nazionali per i territori delle aree interne. La rete, come anche il coinvolgimento degli abitanti e la partecipazione dal basso sono gli elementi portanti e i pilastri fondamentali per lo sviluppo locale e comunitario. Partire quindi dalle esigenze dei cittadini per avere una nuova visione da sviluppare. La presentazione di “Un lungo cammino di rigenerazione – 25 anni di cammina, Molise!”, il volume che racconta gli itinerari, le sensazioni e le esperienze dei marciatori della manifestazione promossa dall’APS La Terra, ha permesso di approfondire i temi del turismo consapevole, lento, sostenibile e mitigato partendo dal semplice gesto del camminare. Il cammina, Molise! è un esempio di questo gesto. Uno stimolo per le istituzioni che dovrebbero credere di più su progetti come questo del cammina, Molise! che da 28 anni porta gente a camminare in Molise.

Da questo bel percorso di eventi e di riflessioni, dentro un itinerario di cinque paesi, ci sono le parole di soddisfazione del direttore artistico, arch. Antonio Seibusi che sottolinea, ancora una volta, “la validità del progetto, sostenuto e cofinanziato dalla Regione Molise e dall’Università di Roma Tre – Dipartimento di Scienza della Formazione. Da più parti, – ha aggiunto – riconosciuto come appuntamento annuale, da non perdere, ci consente di guardare avanti, nei prossimi anni, con entusiasmo e fiducia. L’adozione di una linea culturale ampia e ricca di eventi giornalieri consente e consentirà di avere una capacità notevole di coinvolgimento delle comunità. Si dovrà lavorare meglio sulla divulgazione e comunicazione per ottenere maggiore partecipazione. L’esibizione di musicisti importanti del panorama musicale italiano (Giuseppe Spedino Moffa, Pasquale Innarella, Luca Ciarla, Antonio Forcione ed altri) e la cornice dei dibattiti e dei momenti di riflessione si sono intrecciati, armoniosamente, trasmettendo interesse ed emozioni. La musica e la recitazione, esibiti durante la manifestazione hanno avuto come temi l’amore, i paesi e i paesaggi, il mondo femminile e la forza delle donne, la tradizione, la libertà”.

Gli appuntamenti di “Rocciamorgia – il Molise di Mezzo tra arti e cultura”, proseguiranno in autunno nel capoluogo di Regione, Campobasso, dove tra settembre e novembre è previsto l’evento speciale cinematografico, in collaborazione con la Fondazione Molise Cultura e Molise Cinema. Vedrà protagonista un attore o un regista di rilievo nazionale o internazionale. Una tre giorni di rassegna di cinema che si svolgerà in uno dei luoghi più importanti della città. Altro importante appuntamento ci sarà presso la Casa dell’Architettura di Roma (Acquario Romano) per la promozione del patrimonio culturale, artistico, architettonico, archeologico, ambientale, paesaggistico ed economico-produttivo del Molise con interessanti incontri sulle attività (laboratori, seminari, gruppi di lavoro, stage, corsi) da avviare in Molise in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma e l’Università degli Studi “La Sapienza” Facoltà di Architettura, coinvolgendo gli Ordini degli Architetti di Campobasso e Isernia.

Intanto si pensa già alla VII edizione con un nuovo programma da sviluppare sempre nel cuore del Molise interno dove le morge spiccano in modo così suggestivo allo sguardo di chi attraversa i paesaggi e i paesi, luoghi degli eventi.