MAFALDA – L’arch. Marianna Mastronardi diventa scrittrice per ricordare la casa della nonna materna in “Via dei Colli 48” e per contrastare lo svuotamento non più sostenibile dei nostri borghi e la desertificazione delle campagne.
Adesso la casa in “Via dei Colli 48” a Mafalda (un suggestivo borgo del basso Molise in provincia di Campobasso con vista sul mare Adriatico) è usata come soggiorno estivo da due anziani coniugi che abitano a Roma. Però prima del 1981 era abitata dalla numerosa famiglia di Iolanda Lalli la nonna materna dell’architetta Marianna Mastronardi, la quale adesso, narrando l’emigrazione definitiva in Germania di questi suoi parenti, intende fare riferimento pure al lento ed inesorabile spopolamento rurale dei borghi e delle campagne che al giorno d’oggi ha superato i livelli di guardia di una normale convivenza civile; e non soltanto in Molise.
L’incipit (cioè il primo capitolo) del suo romanzo d’esordio “Via dei Colli 48” è stato pubblicato pochi giorni fa da alcuni siti web calabresi e siciliani normalmente disponibili a diffondere le note-stampa dall’Università delle Generazioni di Agnone del Molise, specialmente quando si tratta di tematiche riguardanti lo spopolamento delle ruralità euro-mediterranee, in particolare della dorsale degli Appennini, delle Alpi e delle isole. Per contrastare il più possibile tale insostenibile spopolamento, l’arch. Marianna Mastronardi intende lanciare un appello a livello internazionale invitando famiglie che amano la natura e il Sud, specialmente se provenienti dalle città invivibili e dall’estero, ad abitare le case del borgo e delle campagne di Mafalda e del Molise, magari pure coltivando i terreni lasciati abbandonati dall’emigrazione. C’è infatti, soprattutto all’estero, grande interesse per le nostre campagne, in particolare su orti, frutteti ed uliveti per un ritorno ai prodotti più genuini della tradizione e dieta mediterranea.
Dunque, ogni mezzo è buono, pure un libro, per contrastare lo spopolamento delle ruralità, in particolare del Molise. Così, possiamo considerare che quello di Marianna Mastronardi “architetta-scrittrice” sia un libro-appello, un SOS ovvero una bottiglia lanciata nel “mare magnum” del web affinché qualcuno risponda e venga a salvare il salvabile a Mafalda e in altri borghi e campagne che per millenni hanno significato tanto nella civiltà contadina del nostro territorio. Intanto, il primo a rispondere a tale appello è stato il sindaco di Poggio Sannita, dott. Giuseppe Orlando, il quale ha invitato Marianna Mastronardi ad un incontro-conferenza per il prossimo mese di agosto, quando saranno presenti pure tantissimi poggesi emigrati, per ragionare insieme e cercare una qualche pur minima soluzione al problema dello spopolamento del borgo e delle campagne.
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