CAMPOBASSO – Iniziano sabato 6 luglio i saldi in Molise, così come in tutta Italia ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 92 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro.
“I saldi rappresentano un’opportunità per i consumatori e per le imprese che, soprattutto nel settore moda, vivono un momento di difficoltà e che nel futuro, secondo le stime nazionali, determinano scelte e decisioni importanti. Le attività sono ben assortite – afferma il direttore Confcommercio Molise Irene Tartaglia – i consumatori potranno fare dunque acquisti di qualità ma a prezzi convenienti. I saldi estivi, inoltre, rappresentano un’opportunità per tutto il territorio regionale, sia per le città costiere con l’apertura della balneazione, ma anche per le città dell’entroterra. Come Confcommercio, insieme all’Adoc Molise, lanciamo la nostra campagna su acquisti chiari, sicuri e consapevoli, sottolineando ancora una volta l’importanza del rispetto delle regole da parte di tutti”.
“Sarà una stagione improntata al risparmio – dichiara in proposito Nicola Criscuoli, presidente Adoc Molise – visti i recenti rincari dei prezzi, l’aumento dell’inflazione, l’aumentato costo di energia e gas collegati anche alla fine del mercato libero dal 1 luglio scorso. Ricordiamo poche e semplici regole in materia di acquisti, ricordiamoci sempre di recarci presso attività che conosciamo e che frequentiamo abitualmente e presso le quali possiamo confrontare i prezzi antecedenti al saldo. Diffidiamo dunque dei negozianti che aggiungono il prezzo con un pennarello, senza indicare quello precedente. Così come ricordiamo che non vi è un obbligo di cambio della merce, a meno che la merce non sia difettosa. In questo caso è importante conservare lo scontrino o il documento di acquisto che, in questo caso, assicurano il diritto al cambio del capo”.
LE INDICAZIONI DI CONFCOMMERCIO E ADOC
CAMBI: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio;
PROVA DEI PRODOTTI: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;
PAGAMENTI: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;
PRODOTTI IN VENDITA: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
INDICAZIONE DEL PREZZO: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.
Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.