È evidente che i vertici dei sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil sono completamente scollegati dalla base. Cosa diversa è aprire una trattativa per definire i grandi temi della sicurezza per i lavoratori della sanità e delle forze di sicurezza più esposti degli altri in questa pandemia, come diverso è reclamare norme certe per regolamentare il ricorso massiccio allo Smart working. La pubblica amministrazione ha bisogno di uno scatto in avanti, di una staffetta generazionale portatrice di nuove competenze e di una organizzazione del lavoro all’altezza di uno Stato moderno, ma tutto questo non si ottiene con uno sciopero. Mai come in questa fase, occorre superare le logiche corporative e le barricate ideologiche nell’interesse di tutti i cittadini”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito allo sciopero dei lavoratori della P.A. proclamato per mercoledì 9 dicembre da Cgil, Cisl e Uil.
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