Tra i positivi accertati e comunicati ci sono anche bambini: “Questi bambini – dice Lallitto – hanno fratelli e sorelle che comunque non potrebbero rientrare in presenza. Abbiamo ragionato a lungo con la Dirigente Scolastica e, seppur difficile e contro l’idea del Governo di rientrare in presenza, abbiamo dovuto fare una scelta. In meno di 15 giorni l’andamento dei casi positivi in regione è schizzato e anche se i sintomi, per i vaccinati, sono quelli di una influenza (più o meno), dobbiamo tenere conto che non tutti i nostri figli oggi sono vaccinati. I casi positivi “permessi” per l’andamento delle lezioni in presenza ci fanno ragionare: ad esempio, con 1 solo caso positivo nella scuola primaria si passa alla Dad per 10 giorni e si sottopongono i bambini a 2 tamponi. Capirete che 1 caso positivo, con il picco di questi giorni, è assolutamente possibile”.
E conclude: “Onestamente preferisco risparmiare questo stress ai bambini non solo pregando che nessuno si contagi, ma con azioni concrete. Per ora, auspicando in comportamenti attenti e coscienziosi di tutti, grandi e piccini, con una ordinanza la scuola ricomincia in DaD fino al 21 gennaio, ma sono pronta sin da adesso a revocarla qualora il contagio iniziasse immediatamente a scendere. Buonsenso e attenzione non devono mancare”.
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