“La Trignina è l’arteria più importante della provincia – ricorda in una nota – nonché anello di congiunzione tra l’Adriatico e il Tirreno. Una situazione che rischia di mettere in pericolo la salute di chiunque necessiti di interventi rapidi, come nel caso di persone colpite da patologie tempo-dipendenti. Si pensi a un paziente colpito da infarto a Capracotta. La prospettiva di ulteriori ritardi nei mesi invernali, con neve e ghiaccio, rende la situazione ancora più grave, soprattutto considerato che la fine dei lavori è prevista per febbraio 2025”.
“Questo stato di cose è inaccettabile, sorprende l’assenza di una presa di posizione netta da parte delle istituzioni competenti, primo tra tutti il presidente della Provincia. Lui, insieme ai sindaci, ha il dovere morale e civico di sollecitare Anas per interventi rapidi, garantendo che i lavori vengano eseguiti anche durante la notte e nei giorni festivi, come accade in altre parti d’Italia. Attualmente infatti – prosegue Greco – le opere si svolgono solo durante le ore diurne, aumentando il rischio che i tempi di consegna dei lavori si prolunghino oltre il termine stabilito”.
Greco annuncia quindi che scriverà al nuovo prefetto di Isernia, ai vertici di Anas e al presidente della Provincia di Isernia e che porterà il tema in Consiglio Regionale. “Chiederò spiegazioni all’assessore regionale alle Infrastrutture, considerato che pare essere stato escluso dalla gestione dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, affidati invece alle Province per interventi sulla viabilità”.
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