SEPINO – Sabato 27 agosto, nella splendida cornice offerta dalla Piazza Nerazio Prisco, a Sepino, torna il Sepino Blues Festival, evento affiliato al South Italy Blues Connection, punto di riferimento assoluto per gli appassionati dell’Italia Meridionale. Quest’anno, proposta particolarmente interessante per una line up che prevede i live di Fabrizio Canale, Sebastiano Lillo con Mino Lionetti e Joe Chiariello.
Fabrizio Canale è una One Man Band: chitarra slide, voce, armoniche, valigia di cartone, la formula collaudata di questo viaggio personale nel Blues per uno spettacolo energico, diretto e coinvolgente. Tra country-blues degli albori e le contaminazioni moderne di soul, rock e funk, l’indole girovaga di Fabrizio lo ha condotto a esportare il proprio show su strade, palchi e festival di tutto il mondo: dalla Calabria in tutta Italia, in Europa, e in Australia e Nuova Zelanda, raccogliendo ispirazioni dagli artisti incontrati durante i suoi viaggi.
Sebastiano Lillo esplora da anni il variegato mondo della roots music di matrice americana, sia come apprezzato chitarrista riconosciuto a livello italiano come uno dei massimi esponenti di fingerstyle e slide-guitar che come vocalist e producer con la sua label indipendente Trulletto Records. Negli ultimi anni ha intrapreso un percorso creativo che lo ha portato alla produzione di nuovo materiale discografico, fortemente influenzato da sonorità più elettriche, da una visione più ‘world’ e da architetture sonore che intrecciano amabilmente afro-beat ed incursioni rock, rielaborando così gli stilemi della “canzone blues” con un piglio personale ed assolutamente attuale.
Joe Chiariello nasce nel 1996 ad Agropoli (Salerno). Nel 2009, all’età di 11 anni, ascolta per caso la versione di “Sweet Home Chicago” di Robert Johnson restandone folgorato. Di lì a poco imbraccia la sua prima chitarra e inizia a studiarla da autodidatta. Il giorno in cui il padre esaudisce la sua richiesta di donargli il cd con le 29 storiche incisioni di Robert Johnson segna un punto di svolta nella sua vita: si appassiona al leggendario bluesman e ai classici del suo repertorio, sorprende e quasi sconcerta per la facilità e la rapidità di apprendimento di brani che da sempre hanno messo a dura prova chitarristi di tutto il mondo, per il modo in cui riesce a produrre fedelmente la sua tecnica fingerpicking, nonché all’evocarne il canto. E’ così che scopre la sua vocazione e inizia a tracciare un percorso più unico che raro nel panorama del blues in Italia.
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