L’area individuata, anche con il supporto del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara, è costituita da un bosco di cerro dell’estensione di circa 60 ettari.
Il taglio boschivo è risultato essere stato effettuato in assenza di qualsivoglia autorizzazione e comunque in difformità rispetto alle Prescrizioni di Massima Polizia Forestale ed alle misure di conservazione previste per il sito.
L’area boscata in questione è infatti inserita in un’area qualificata come Sito di Importanza Comunitaria (SIC), facente parte della rete ecologica “Natura 2000”, diffusa su tutto il territorio dell’Unione Europea e realizzata per contribuire in modo significativo alla conservazione degli habitat naturali.
Grazie all’intervento dei militari si è evitato che la superficie dell’intero bosco, acquistato dall’Impresa Boschiva, venisse sottoposto ad ulteriore taglio. Infatti i militari, hanno proceduto al sequestro di un’area di circa 90 ettari, una superficie pari a circa 130 campi da calcio, al fine di evitare che l’illecito venisse ulteriormente aggravato e protratto nelle conseguenze.
La Procura della Repubblica di Campobasso ha coordinato le attività di indagine e convalidato il sequestro operato dai Carabinieri Forestali. É la prima volta che nella Regione Molise viene operato un sequestro di un’area boschiva così vasta e di particolare rilevanza ecologica.
La Regione Molise ritiene di grande rilevanza il proprio patrimonio forestale che, secondo i dati dell’ultimo inventario forestale, è cresciuto in un ventennio di circa 20.000 ettari.
Tale patrimonio non può costituire una risorsa territoriale unicamente di tipo produttivo, a cui poter accedere senza tenere conto, soprattutto in aree particolarmente sensibili come quelle regimate da forme di tutela ambientale, che il bosco ha anche altre valenze di primaria importanza come quelle ludico-ricreativa, naturalistico-paesaggistica, culturale e scientifica oltre a quelle relative alla sicurezza idrogeologica del territorio.
Per le violazioni alla normativa vigente in materia forestale sono previste sanzioni di tipo amministrativo, che vanno da 20,00 a 100,00 euro, per i casi più lievi, sino al deferimento all’Autorità Giudiziaria, in caso di violazioni più gravi, come il furto di legna, la distruzione di habitat protetti e il deturpamento di bellezze naturali.
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