Dopo gli interventi condotti nello scorso secolo, che hanno consentito di recuperare alla conoscenza le principali aree pubbliche della città e le fortificazioni, le esplorazioni attuali si prefiggono lo scopo di riportare alla luce la parte dell’antica Saepinum che ancora giace, interrata, all’interno della cinta muraria.
I lavori sono stati finanziati con risorse FSC (Fondi Sviluppo e Coesione) 2000-2006 – Regione Molise, finalizzati al recupero delle casette demaniali e alla valorizzazione dell’antica Saepinum; gli interventi sono stati coordinati sul campo dall’arch. Civerra (rup), dall’arch. Vignone (Direzione lavori), dal sig. Marianera (direttore operativo) e per lo scavo dalla dott.ssa M. Sica.
Le risorse utilizzate si aggiungono ai cospicui finanziamenti messi a disposizione negli anni dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Turismo per acquisire l’intera area circoscritta dalle mura di fortificazione e per potenziare la fruizione di uno tra i più straordinari e suggestivi siti archeologici che il patrimonio culturale italiano possa vantare.
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