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“Sganarello o Il cornuto immaginario” in scena a Isernia, Campobasso e Santa Croce di Magliano

ISERNIA – La Compagnia teatrale amatoriale “La Bottega dell’Attore” torna in scena con “Sganarello o Il cornuto immaginario”, attraverso una raccolta fondi volta a sostenere le attività generali dell’Associazione Vivi Colle dell’Orso OdV ETS, di cui essa è parte integrante dal 2010.
Sarà possibile assistere allo spettacolo nei giorni 1, 3 e 4 marzo 2025 in tre diverse località molisane; nello specifico: il 1° marzo alle ore 18.30 presso il Caba Club in Corso Risorgimento a ISERNIA, il 3 marzo alle ore 21.00 presso l’Auditorium A. Giovannitti (Palazzo ex Gil) in Via Milano a CAMPOBASSO, il 4 marzo alle ore 19.00 presso Il Platano Oratorio Comunitario 2.0 in Via dei Carri a SANTA CROCE DI MAGLIANO (CB).
Le prenotazioni sono curate dai volontari dell’Associazione nei luoghi di svolgimento delle rappresentazioni stesse: per ISERNIA rivolgersi presso Il Caffè del Viale in Viale dei Pentri, 153 dal lunedì al venerdì, mattina e pomeriggio, o il sabato mattina; per CAMPOBASSO rivolgersi presso Al BAR dello SPORT “Crigiu” – Punto Snai in Via Ugo Petrella, 20 il lunedì mattina dalle ore 7:30 alle ore 14:00 oppure giovedì e venerdì pomeriggio dalle ore 14:00 alle ore 21:00; per SANTA CROCE DI MAGLIANO (CB) rivolgersi presso la Caffetteria Villa D’Amico. Per informazioni è possibile rivolgersi ai numeri 3332481807 e 3356590327.
La Compagnia porterà in scena detto spettacolo anche per le scuole: il 28 febbraio sarà ospitata dall’I.C. D’Ovidio di Campobasso e l’8 marzo sarà ospitata dall’I.I.S.S. Lombardo-Radice di Bojano (CB).
“Sganarello o Il cornuto immaginario” è una farsa in un atto di Molière e rientra nel primo periodo di attività dell’autore presso la corte del Re Sole; la sua prima rappresentazione risale al 28 maggio 1660 a Parigi e vedeva lo stesso Molière in scena nella parte del protagonista. L’opera è stata scelta da La Bottega dell’Attore nel 2022 per celebrare i 400 anni dalla nascita di Molière proprio per le peculiarità del personaggio di Sganarello, protagonista di molte sue commedie, ispirato alla Commedia dell’arte di Parigi e alle maschere tradizionali italiane, ma diverso da queste perché privo della maschera, comico, tanto impulsivo quanto pavido, autentico. Il mutamento del contesto storico e sociale può influenzare gli uomini e le loro scelte, ma le opere di Molière mostrano come la natura dell’uomo sia resistente al cambiamento, consentendo di portare in scena caratteri reali e attuali attraverso il filtro della finzione teatrale. La storia si svolge in una pubblica piazza dove una serie di equivoci portano i personaggi a dubitare della reciproca fedeltà, mentre l’apparenza diventa la vera protagonista della scena offuscando la ragione e il buon senso, elementi che possono moderare e ricondurre in equilibrio le passioni, correggendo i vizi degli uomini. Fu, infatti, proprio Molière uno dei protagonisti della lotta interna al teatro concernente l’interpretazione della legge aristotelico-oraziana, una lotta durata secoli e che portò a sciogliere il dilemma delectare/docere – che divenne un’endiadi – ma che non impedì alla lotta di riproporsi sistematicamente fino ai giorni nostri. Il diletto è uno strumento necessario che, stimolando le passioni, consente al teatro il raggiungimento del suo fine, ossia l’istruzione morale.
Nell’adattamento e regia di Rossella Menotti e Roberto Sacchetti, la rappresentazione è ambientata nel contesto seicentesco, con una scenografia essenziale, ma con soluzioni originali che valorizzano la funzione critica nei confronti dei comportamenti attuali, rispettando proprio la stessa volontà di Molière di analizzare la società del proprio tempo. Oltre alla regista Rossella Menotti (CELIA) e all’aiuto-regista Marina De Simone (MOGLIE di Sganarello), in scena saranno presenti alcuni storici attori della Compagnia, quali Vinicio Rocco (SGANARELLO), Egidio Oliva (LELIO, innamorato di Celia) e Lara Oliva (CAMERIERA di Celia), che affiancheranno componenti più giovani, ossia Lia Armagno (MADRE di Celia), Ada Alfieri (PARENTE della moglie di Sganarello), Antonio Licameli (TRAPANETTO, padre di Valerio) e Domenico Mariano (RENATO, servo di Lelio). I costumi sono stati curati dalle stesse Menotti e De Simone, insieme agli attori e costumisti Domenico Mariano e Antonella Tosto. Lo spettacolo vede, inoltre, la partecipazione e la collaborazione dell’aiuto-regista Antonio Salvatorelli, dello scenografo e grafico Alessio di Lallo, delle ballerine Fabiana Lucia e Giulia Bosco della scuola di danza Scarpette Rosse e del tecnico audio-luci Luca de Cesare.

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