REGIONE – “Le parole del Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Carlo Doglioni, nei giorni scorsi in Molise all’indomani del terremoto che ha colpito la nostra regione, pongono l’attenzione ancora una volta sul ruolo determinate della ricerca scientifica, necessaria a conoscere il fenomeno, cercare di comprenderlo sempre di più al fine di adottare tutti i criteri di protezione della popolazione dagli eventuali pericoli che ne potrebbero scaturire”.
Cosi Andrea Cutillo Segretario Regionale della Uil Ricerca Università ed AFAM in una nota inviata ieri mattina alla stampa.
“Pur se il monitoraggio del territorio-prosegue il sindacalista- avviene, da remoto, attraverso la rete sismica nazionale attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, in Molise manca una sede fisica dell’INGV che probabilmente fornirebbe un significativo contributo allo studio di una regione sismicamente “complessa” come la nostra. L’assenza in Molise di una sede dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia fa il paio con la mancanza di una sede del più grande ente di ricerca italiano, il CNR per l’appunto; ciò denota l’assenza, nel nostro territorio, di enti ed istituzioni di ricerca che invece tanto contribuirebbero allo sviluppo, ma anche alla tutela, del territorio stesso”.
Di qui l’invito da parte di Cutillo alla politica regionale “affinché si faccia promotrice di politiche capaci di attrarre risorse ed investimenti, in un contesto che riguardi ovviamente tutto il Sud Italia, per invertire la rotta e iniziare a puntare sulla ricerca, rafforzando i legami tra l’Università il mondo imprenditoriale ed i pochi centri di ricerca presenti, in una sinergia di intenti che porti vantaggio all’intero sistema economico molisano”.