TERMOLI – Il consigliere comunale Agostino De Fenza, in qualità di delegato del Comune di Termoli, ha partecipato in mattinata a una videoconferenza voluta dall’associazione nazionale Città dei Motori (rientrante della rete Anci), di cui l’Ente fa parte, per discutere delle problematiche che attualmente interessano gli stabilimenti italiani di Stellantis e i comuni di riferimento. A fine incontro è stato costituito un tavolo permanente di lavoro per monitorare l’evolversi della situazione e per chiedere al Ministro Adolfo Urso di includere il coordinamento dei comuni nei tavoli istituzionali che si occupano di individuare soluzioni per la crisi dell’automotive. Di seguito il comunicato della Città dei Motori.
CITTÀ DEI MOTORI: “L’AUTOMOTIVE SERVE ALL’ITALIA”
Sindaci e rappresentanti dei Comuni sede di stabilimenti Stellantis, riuniti nella rete Anci Città dei Motori, si sono incontrati stamattina in videoconferenza per esaminare la situazione che si sta determinando nel settore automotive e nella catena della componentistica, quindi in un’area molto ampia del sistema produttivo e del tessuto economico e sociale italiano.
I Comuni dell’automotive seguono con preoccupazione crescente la crisi di questo comparto, che ha segnato storicamente lo sviluppo del Paese soprattutto nel dopoguerra, e tutt’ora ne costituisce una parte strategica e irrinunciabile. Condividono le preoccupazioni e l’iniziativa unitaria assunta dal sindacato, con l’organizzazione della manifestazione di oggi a Roma alla quale sono presenti primi cittadini e amministratori di moltissimi Comuni di ogni parte d’Italia.
L’ automotive serve all’Italia. E deve restare centrale nel suo sistema industriale: per l’occupazione che garantisce in molte regioni, Comuni e interi territori; per il contributo alla crescita dell’economia nazionale e locale; per la spinta alla creatività e all’innovazione tecnica e tecnologica che ha dato vita ad un ‘Made in Italy’ peculiare, tutt’ora conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
L’ automotive serve all’Italia del futuro. Non si tratta di attestarsi in difesa del passato glorioso, ma anzi di rilanciare proprio la sfida dell’innovazione, della creatività e del saper fare italiano. Perché questo rilancio si realizzi bisogna contare su due fattori:
– Scelte di politica industriale nazionale chiare e lungimiranti, che tengano conto del quadro complessivo di sviluppo del settore a livello europeo e mondiale;
– Un gioco di squadra che veda dalla stessa parte, in maniera costante e coordinata, governo nazionale e governi regionali, rappresentanze dei lavoratori e del mondo industriale, in un quadro di dialogo costruttivo con l’Unione Europea.
I comuni sedi di stabilimenti Stellantis che si riconoscono nella rete Anci Città dei Motori sono pronti concretamente a fare la loro parte. Pertanto:
– E’ costituito da oggi un coordinamento permanente del settore automotive, che ha l’obiettivo di monitorare i passaggi e instaurare un dialogo con tutti gli attori istituzionali, politici e con le parti sociali.
– Chiedono al Governo, ed in particolare al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di includere quanto prima il coordinamento dei Comuni nei tavoli istituzionali incaricati di seguire e individuare soluzioni alla crisi dell’automotive nazionale.