Stellantis: Roberti a Roma, “Soluzione con tavolo permanente”

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Francesco RobertiCAMPOBASSO – “Questa è una manifestazione contro nessuno, ma siamo qui per tenere alta l’attenzione su un settore in crisi in Europa e, più in generale, in tutto il mondo. I riflessi di questa crisi colpiscono le famiglie”. Così ieri a Roma il Presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, arrivato insieme ai sindacati partiti all’alba da Termoli con 5 pullman per manifestare sulla situazione di crisi profonda del comparto dell’automotive.

Il Governatore ha preso parte al corteo partito da Piazza Barberini insieme a sindaci del Molise e di varie regioni d’Italia per giungere a Piazza del Popolo dove è salito sul palco per un intervento. L’intento è di essere vicino ai lavoratori dell’automotive di tutta Italia e dei molisani impiegati nel settore. Roberti, che ha avuto modo di avere diversi confronti con i partecipanti alla manifestazione, è anche salito sul palco di Piazza del Popolo. Tra i manifestanti anche il vicesindaco di Termoli Michele Barile.

“Dobbiamo alzare l’attenzione nei confronti di Stellantis, con cui dobbiamo trovare le migliori soluzioni – prosegue Roberti – al fine di evitare ulteriori sofferenze degli operai e delle famiglie coinvolte. La crisi esiste, ma dobbiamo far sì che gli attori si siedano attorno a un tavolo permanente, perché una soluzione per gli stabilimenti italiani e, nel nostro caso, per quello di Termoli va trovata e anche il prima possibile. Non si può pensare che Stellantis divida gli utili, per poi chiedere allo Stato italiano la cassa integrazione per i propri dipendenti”.

Il Governatore sottolinea come “Stellantis debba presentare un piano industriale sostenibile e, insieme a tutti gli attori, occorre ragionare sulle migliori soluzioni, in favore di tutti gli stabilimenti italiani. Ognuno deve fare la propria parte, dall’azienda, passando per il Governo e le istituzioni preposte, per far sì che, col nuovo piano industriale, Stellantis torni a dare certezze all’intero settore dell’automotive, agli stabilimenti italiani e a tutti i dipendenti impiegati in questi ultimi”.