Caduto eroicamente durante la Seconda Guerra Mondiale con la divisa degli Stati Uniti, era molisano
SESTO CAMPANO – Pasquale Martone nacque a Roccapipirozzi, una frazione del comune di Sesto Campano (IS), il 22 novembre del 1883. A soli 18 anni decise di emigrare alla ricerca del “sogno americano”. Giunse ad “Ellis Island” nel 1902 a bordo del piroscafo “Perugia”. Trovò lavoro nel New Jersey e stabilì la sua residenza nella piccola cittadina di Harrison. Sposò l’italo-americana Angelina Lo Bosco che gli diede ben dieci figli. Di questi quattro erano donne (Marie, Alice, Madeline e Isabel) e sei erano maschi (Salvatore, Rocco, Joseph, Anthony, Emil e Cosimo). Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale vide la famiglia Martone lacerata dalla partenza di tre figli per il conflitto bellico.
Di questi solo due tornarono negli Stati Uniti: Anthony e Salvatore (questi combatte nella sanguinosa “Battaglia del Belgio”). L’altro figlio Emil morì coprendosi d’onore. Emil era nato ad Harrison il 1 aprile del 1914. Frequentò le scuole della cittadina e fu un assiduo frequentatore dell’Harrison Pleasure Club. Trovò lavoro ad Arlington, nel New Jersey, presso la “E.I. du Pont de Nemours & Company”. Il 13 ottobre del 1942 fu chiamato a servire l’Esercito Americano. Addestrato a “Camp Carson” in Colorado nel 1944, assegnato al 22° reggimento fanteria della 4° Divisione, fu poi inviato in Europa nello scenario della Guerra.
Arrivò giusto in tempo per partecipare, si fece onore, allo storico “Sbarco in Normandia” (“D-Day”). Continuò a battersi nelle più cruente battaglie. Poi, purtroppo, il 5 marzo del 1945, Emil fu ucciso in combattimento. Cadde da eroe e a lui gli Stati Uniti assegnarono la prestigiosa“ Purple Heart”( con “Cluster”). Papà Pasquale Martone, non smise mai di piangere il figlio, morì nel 1958.
A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”